Dicesi età dell'oro quella in cui oro non c'era.— Carlo Dossi
Dicesi età dell'oro quella in cui oro non c'era.
I tormenti della bontà che non può sfogarsi, sono forse peggiori di quelli della malvagità sfogata.
Dicono che la filosofia è la medicina dell'anima. Ammettiamolo. Ma insieme, ammettendone anche le sue conseguenze, diremo che la filosofia come la medicina è per i malati e non per i sani. Come la medicina poi è un veleno e ogni veleno, se in breve quantità, giova, in grande uccide.
Due sono le grandi gioie nella vita d'amore di un uomo: la prima, quando per la prima volta può dire "amo", l'altra ancora più grande, quando può dire "sono amato".
S'impara spesso dai ricchi a fare il pitocco.
La servitù nasce e vive dalla comune viltà. Tutte le declamazioni contro gli abusi della tirannide sono meno efficaci che il dire ai servi: contatevi.
Come è giunto l'oro ad avere il massimo valore? Perché non È volgare, non è utile e luccica di mite splendore; sempre esso dona se stesso. Solo come riflesso della virtù più nobile, l'oro giunse al più nobile valore.
Quando l'oro parla, l'eloquenza è senza forza.
Un tetto di foglie copre bene quanto uno d'oro.
A una pioggia d'oro molte cose sono penetrabili.
Oro. Metallo giallo molto apprezzato per la sua utilità nei vari tipi di rapina che passano sotto il nome di commercio.
L'oro ed una buona testa si distinguono al confronto.
L'oro, seduttore di santi.
L'oro apre tutto, anche le porte di bronzo.
L'oro, metallo nobile, diventa il vile metallo solo quando sia passato per le mani degli uomini.