Il prurito dei vecchi, il chiacchierare.— Carlo Dossi
Il prurito dei vecchi, il chiacchierare.
Filosofia, dammi se non il sorriso, l'indifferenza almeno del saggio. Menti, ma consolami.
Tutti che le hanno godute, dicono che le gioje di questo mondo sono ingannatrici. Ma almeno le hanno godute!
Le donne sono tante serrature in cerca di una chiave.
Un vero grande uomo non può essere che umile. Egli conosce quanta pochissima parte abbia la volontà sua ne' concepimenti di lui, quanto egli debba tutto ad un incontrollabile estro che non si sa, fino ad oggi, donde venga, come esploda, perché fugga.
Perché in generale si sfugge la solitudine? Perché pochi si trovano in buona compagnia seco.
I vecchi sono due volte bambini.
Ho capito di essere invecchiato quando al mio compleanno tutti gli invitati si sono messi intorno alla torta per scaldarsi le mani.
Sono decisamente contrario alla vecchiaia. Penso che non la si debba raccomandare a nessuno.
I vecchi non diventano saggi, diventano attenti.
La vecchiaia è il compimento della vita, l'ultimo atto della commedia.
Ogni vecchio si vede come una somma di astuzie riuscite. Ogni giovane si sente l'origine del mondo.
Quanto più invecchio tanto più diffido della popolare dottrina che l'età porta saggezza.
Nessuno è tanto vecchio da non poter sperare in un altro giorno di vita. E un solo giorno è un momento della vita.
I giovani pensano che la vecchiaia sia orribile, poi quando invecchiano scoprono che è vero.
I giovani sono tutti diversi tra loro; i vecchi, invece, si assomigliano tutti.