Dio è uno scandalo - uno scandalo che frutta.
Ciò che la bocca si abitua a dire, il cuore si abitua a credere.
Il poeta è simile al principe delle nubi che sfida la tempesta e ride dell'arciere; esiliato sulla terra in mezzo agli schiamazzi, le sue ali di gigante gli impediscono di camminare.
Il Poeta è come lui, principe dei nembi che sta con l'uragano e ride degli arcieri; fra le grida di scherno esule in terra, con le sue ali da gigante non riesce a camminare.
La gloria è il risultato dell'adattamento di uno spirito alla stupidità nazionale.
Per una natura timida, il controllo all'ingresso d'un teatro somiglia un po' al tribunale degli Inferi.
Dio è il nome che dall'inizio dei tempi gli uomini dettero alla loro ignoranza.
L'intolleranza è unicamente essenziale al monoteismo: un dio unico è, per la sua natura, un dio geloso, che non soffre l'esistenza di alcun altro dio.
Se Dio fosse il punto d'arrivo di un ragionamento, non sentirei alcuna necessità di adorarlo. Ma Dio non è solo la sostanza di ciò che spero, è anche la sostanza di ciò che vivo.
Il culto di Dio dipende unicamente dal culto che l'uomo ha per sé stesso, è soltanto una manifestazione di esso.
Dio è la condizione trascendentale dell'assurdità dell'universo.
Dio è il simbolo meno inadatto inventato dagli uomini per esprimere il contatto con l'inesausta creatività dell'universo che dà la vita, con quell'attività mai interrotta che sostiene la vita e che talora è in grado di rimandare a una dimensione al di là della semplice vita naturale.
Se un dio esiste, non si nasconde solo dietro il silenzio della natura. Si cela anche dietro la realtà del male degli innocenti che sembra accusarlo senza possibilità di difesa.
Non avrai altro Dio al di fuori di me. No. Lo giuro. Già uno basta e avanza.
Di Dio non possiamo dire nulla, come è in sé, ma solo quel che egli fa per noi.
Come? L'uomo è soltanto un errore di Dio? O forse è Dio soltanto un errore dell'uomo?