Di ciò di cui non si può parlare, bisogna a poco a poco cessare di tacere.— Christa Wolf
Di ciò di cui non si può parlare, bisogna a poco a poco cessare di tacere.
Il nostro viaggiare su e giù indica, oltre che curiosità, anche un bisogno, ma di che? Che cosa ci manca?
Il passato non è morto; non è nemmeno passato. Ce ne stacchiamo e agiamo come se ci fosse estraneo.
Scrivere, si dice del resto, sarebbe una professione come tutte le altre. Il fatto che sia necessario dirlo, mai si oserebbe consolare in tal modo un ingegnere o un tornitore metallurgico, dimostra che non è così.
La ragione è di chi ha successo.
Poesia potrebbe anche definirsi: la fiducia di parlare a sé stessi.
Non usate alcuna parola superflua, alcun aggettivo che non riveli qualcosa.
La parola è un'ala del silenzio.
Parlano poco per essere amici, troppo per essere innamorati.
È importante e salutare parlare di cose incomprensibili.
Uomo che ami parlare molto: ascolta e diventerai simile al saggio. L'inizio della saggezza è il silenzio.
Parlare: ecco la via più sicura per fraintendere, per rendere tutto piatto e insulso.
Parlare tutto il giorno senza dire nulla è la Via. Tacere tutto il giorno e ciò nonostante dire qualcosa non è la Via.
Quanto può dirsi, si può dir chiaro; e su ciò, di cui non si può parlare, si deve tacere.
Un uomo che non parla a nessuno e a cui nessuno parla è come un pozzo che nessuna sorgente alimenta: a poco a poco l'acqua che vi stagna imputridisce ed evapora.