Di ciò di cui non si può parlare, bisogna a poco a poco cessare di tacere.— Christa Wolf
Di ciò di cui non si può parlare, bisogna a poco a poco cessare di tacere.
Sollievo micidiale: credere a quel che si dice e venir straziati da quel che si crede.
Il nostro viaggiare su e giù indica, oltre che curiosità, anche un bisogno, ma di che? Che cosa ci manca?
La ragione è di chi ha successo.
Una famiglia è un'accolita di persone di età e di sesso diversi tese ad occultare rigorosamente imbarazzanti segreti comuni.
La parola è un'ala del silenzio.
A parlarne troppo non si apprezza più nulla.
Pensare prima di parlare è la parola d'ordine del critico. Parlare prima di pensare è quella del creatore.
Voce dal sen sfuggita poi richiamar non vale: non si trattiene lo strale, quando dall'arco uscì.
Ascoltate il linguaggio del futuro. La parola scomparirà del tutto ed è così che si parleranno gli esseri umani!
Le ferite guariscono le parole lasciano il segno.
Parlare oscuramente lo sa fare ognuno, ma chiaro pochissimi.
Se noi imparassimo a parlare, gli animali ci capirebbero meglio.
Suol dirsi che quando parla il pazzo è segno che ha udito parlare il savio. In certe materie di delicatezza, quando parlano i severi è segno che hanno udito parlare i lubrici, e che, mentre si trovano tutti d'accordo, la cosa è già passata in giudicato.