Non ho mai sentito la differenza, con il passare del tempo, fra bambino e uomo, ragazzo e uomo.— Don DeLillo
Non ho mai sentito la differenza, con il passare del tempo, fra bambino e uomo, ragazzo e uomo.
Nessuno sapeva ciò che sapevano loro, qui, nell'ultimo minuto di chiarezza prima della fine di tutto.
La morte non costituisce proprio il limite di cui abbiamo bisogno? Non ti sembra che dia una consistenza preziosa alla vita, un senso di chiarezza?
Lottare significa mescolare la propria vita al piú vasto flusso della storia.
Tale è il prestigio della macchina fotografica, la sua autorità quasi sacrale, la sua potenza ipnotica che impone rispetto sia al soggetto fotografato sia al passante occasionale.
Quando si consegue la calma interiore propria di una visione generale, l'essenziale si scinde dal non essenziale.
Ogni mattina, quando apro i miei occhi dico a me stesso: io ho il potere di rendermi felice o infelice oggi, non gli eventi; io posso scegliere come sarà. Ieri è morto, domani non è ancora arrivato. Ho solo un giorno, oggi, e sarò felice in esso.
Forse siamo delle marionette - delle marionette controllate dai vincoli della società. Ma almeno siamo marionette dotate di percezione, di consapevolezza. E forse la nostra consapevolezza è il primo passo verso la nostra liberazione.
Inizio della salvezza è la conoscenza della colpa.
Ho quasi quarantacinque anni ed è la prima volta che cerco di capire cosa mi rende veramente felice, cosa voglio fare, chi voglio essere.
È terribile arrivare in punto di morte per scoprire di non aver fatto felice nessuno!
I sani sono malati che non sanno di esserlo.
Essere consapevoli del respiro sposta l'attenzione dai pensieri e crea spazio. È un modo di generare consapevolezza.
La consapevolezza, o se volete, l'autocoscienza, è una qualità che distingue le persone.
Teoricamente esiste una possibilità di felicità perfetta: credere in quello che c'è di indistruttibile in se stessi e non sforzarsi di aspettarlo.