Non ho mai sentito la differenza, con il passare del tempo, fra bambino e uomo, ragazzo e uomo.— Don DeLillo
Non ho mai sentito la differenza, con il passare del tempo, fra bambino e uomo, ragazzo e uomo.
Cos'aveva significato quel gesto la prima volta, la prima volta che una creatura pensante aveva guardato negli occhi, in profondità, un'altra creatura?
Dio l'avrebbe consumata. Dio l'avrebbe de-creata e lei era troppo piccola e docile per opporre resistenza. Ecco perché ci pensava adesso a opporre resistenza.
Noi abbiamo la nostra arroganza. Abbiamo anche la nostra inadeguatezza. La prima è una disperata invenzione della seconda.
Nessuno sapeva ciò che sapevano loro, qui, nell'ultimo minuto di chiarezza prima della fine di tutto.
Tale è il prestigio della macchina fotografica, la sua autorità quasi sacrale, la sua potenza ipnotica che impone rispetto sia al soggetto fotografato sia al passante occasionale.
Non c'è uomo che non possa bere o mangiare, ma sono in pochi in grado di capire che cosa abbia sapore.
La modestia deriva o dal non conoscere il proprio valore o dal fingere di ignorarlo, vale a dire è o ignoranza, o ipocrisia. Nondimeno, siccome lusinga molto l'amor proprio degli altri, passa per una gran virtù.
Quasi nessuno sa cosa non vuole, e meno ancora cosa vuole.
Chi di voi sa veramente di essere vivo? Noi siamo solo soldatini di fango in una guerra in miniatura.
Credi che possa essere fatto. Quando tu credi che qualcosa possa essere fatto, e ci credi davvero, la tua mente troverà i modi per farlo. Credere che c'è una soluzione lastrica il cammino ad una soluzione.
Trovati uno scopo nella vita e perseguilo. Ma talvolta è solo dopo aver vissuto che si riconosce che la vita aveva uno scopo, e probabilmente uno scopo architettato dal caso. E ora che avevo assolto il mio, mi sentivo senza una meta, alla deriva.
Vado fra gli uomini, ignoro il domani ma sento che comincia una nuova vita.
Codesto solo oggi possiamo dirti: ciò che non siamo, ciò che non vogliamo.
Quell'irrequietezza era diventata acuta, dolorosa, giacché sapeva finalmente, chiaramente, che cosa gli occorresse: la bellezza, la cultura intellettuale e l'amore.