Solo recitando la propria infelicità si può superarla.
Se tu sapessi di più del futuro, il passato sarebbe ancora più pesante.
Magnifico fare il pazzo, se si è intelligenti.
L'uomo sazio si imbatte senza alcuna emozione negli affamati.
Ci si rallegra dei desideri che si realizzano per altri, specialmente se noi stessi non siamo intervenuti in alcun modo: come se ci fossero chissà dove una benevolenza e un udito invisibili.
Di tutte le parole di tutte le lingue che conosco, quella che ha la massima concentrazione è l'inglese "I".
L'infelicità degli uomini viene da una sola cosa, non sapersene stare in pace in una camera.
Non v'è infelicità umana la quale non possa crescere. Bensì trovasi un termine a quello medesimo che si chiama felicità.
Se infelice è l'innamorato che invoca baci di cui non sa il sapore, mille volte più infelice è chi questo sapore gustò appena e poi gli fu negato.
Il segreto per essere infelice è avere abbastanza tempo per preoccuparsi se si è felici o no.
Meglio essere infelici sui cuscini di una Rolls Royce che sulle panchette di un tram.
Presso che le operazioni tutte con le quali gli uomini s'ingegnano di acquistare la felicità, sono ad essi cagione di maggiore infelicità.
Gli infelici credono facilmente in ciò che desiderano molto.
Veramente infelice è chi non sa sopportare l'infelicità.
Talvolta si prende come cattiva abitudine l'essere infelici.
La speranza degli infelici rinasce sempre.