Solo recitando la propria infelicità si può superarla.— Elias Canetti
Solo recitando la propria infelicità si può superarla.
Cinismo: non aspettarsi da alcuno più di quanto noi stessi siamo.
Il sapere tende a farsi vedere. Se lo si tiene segreto, deve vendicarsi.
Hitler in pochi anni ha trasformato i tedeschi in ebrei, e oggi tedesco è divenuto una parola dolorosa come ebreo.
Una frase sola è netta e bella. Già la successiva le toglie qualcosa.
Dio è il più grande atto di superbia dell'uomo; e quando egli l'avrà espiato, non ne troverà mai uno più grande.
Nessuno può farti sentire infelice se tu non glielo consenti.
Nessuno è più infelice di un guardone in un campo di nudisti.
L'infelicità è per il nostro animo il calore che lo mantiene tenero.
Essere sempre infelici, ma non troppo, è condizione sine qua non di piccole e intermittenti felicità.
La condizione dell'uomo poggia su buone basi: nessuno è infelice se non per sua colpa. Ti piace vivere? Vivi; se no, puoi tornare da dove sei venuto.
La via più sicura per evitare una grande infelicità è di ridurre possibilmente le proprie pretese in rapporto ai propri mezzi di qualunque specie.
Coloro che non s'adeguano sono il sale della terra, il colore della vita, condannano se stessi all'infelicità, ma sono la nostra felicità.
Non c'è gioia per chi procura l'infelicità altrui.
Gli infelici valutano costantemente gli altri, criticano continuamente il loro comportamento e spesso su di loro sfogano il proprio personale malessere o fallimento.
Per non diventare molto infelici il mezzo più sicuro sta nel non pretendere di essere molto felici.