Tutto ciò che viene mangiato è oggetto di potere.— Elias Canetti
Tutto ciò che viene mangiato è oggetto di potere.
La vita è lotta, lotta senza quartiere, ed è un bene che sia così. L'umanità, altrimenti, non potrebbe progredire. Una razza di deboli si sarebbe estinta da un pezzo, senza lasciare traccia.
Imparare dalla storia che da essa non c'è niente da imparare.
Se vuoi essere felice, non andare sempre fino in fondo. C'è tanto anche in mezzo!
La caducità delle teorie scientifiche le rende disprezzabili, ma quanto sono caduche le grandi religioni universali, se le misuriamo su ciò che le ha precedute!
Nel giornale si trova tutto. Basta leggerlo con sufficiente odio.
Viviamo nel benessere e spesso di benessere moriamo. Mangiamo ogni giorno della settimana come re e regine al banchetto, e finiamo per lasciarci la vita.
Uno stomaco limitato può andare d'accordo soltanto con una sensibilità limitata, cioè animalesca. L'uomo ispirato dall'etica e dalla ragione ha nei confronti dello stomaco un atteggiamento che consiste nel considerarlo un organo non animalesco, ma umano.
Il mangiare e bere in santa libertà in mezzo ai galantuomini, agli amici, in tempo d'inverno al caldo, al fresco d'estate, dica chi vuole, è un gusto con i baffi.
È arduo discutere con lo stomaco, che non ha orecchie.
Mangiare mette insieme anima e corpo, bere li separa.
Mangiare è una necessità. Mangiare intelligentemente è un'arte.
Nessuno deve vergognarsi a tavola.
È il dì dei Morti, allegri!Sotto le pergole si balla,si ride e si tracanna;passano i tram neri, di quelli che tornano a casa,per mangiare e sbevazzare:ceci e tempia di maiale...allegri, figlioli, che siamo fottuti!
Le mascelle sono il bastone del vecchio.
In generale credono di lavorare per mangiare. Invece si mangia per lavorare. Il gusto dell'uomo non è di rimpinzirsi, ma di fare. Sentirsi nel mondo una forza efficiente.