Un tale bussò alla porta e mi disse: "Vorrei leggere il suo contatore del gas". Gli risposi: "E i classici? Che fine hanno fatto?".
Non che i miei genitori non fossero protettivi. A loro modo lo erano: quando attraversavo la strada loro piazzavano scommesse.
I miei compagni di classe avrebbero fatto l'amore con qualunque cosa respirasse, ma io non vedevo la ragione perché dovessi darmi dei limiti.
Io non sono fatalista. E se anche lo fossi, che cosa potrei farci?
Un computer una volta mi ha battuto a scacchi, ma non c'è stata partita con il kickboxing.
Qualche volta, al mattino, ho l'impressione che il letto non voglia che mi alzi.
Sono contento di non essere nato in Francia, perché non so una parola di francese.
Quand'ero giovane io, il Mar Morto era ancora vivo.
Vado alle serate di beneficenza di tutte le religioni. Mi scoccerebbe rimetterci la vita eterna per una formalità.
I mangiatori di spade usano un trucco per non ferirsi quando inghiottono la spada: prima inghiottono il fodero.
Il mio primo film si chiamava "Chiuso per ferie". Uscì ad agosto. Andò malissimo.
Il tennis è un gioco per giovani. Fino ai 25 anni puoi giocare da solo. Dai 25 ai 35 dovresti giocare in doppio. Io non vi dirò esattamente quanti anni ho, ma quando gioco ci sono 28 uomini sul campo. Tutti dalla mia parte.
Per farmi addormentare mio padre mi lanciava in aria. Purtroppo non era mai lì quando tornavo giù.
Bevo troppo. L'ultima volta che ho dovuto fornire un campione di urina, c'era un'oliva dentro.
La mia ragazza ride sempre quando facciamo sesso. Non ha importanza cosa stia leggendo.
Non sono un atleta. Ho cattivi riflessi. Una volta sono stato investito da un'automobile con una gomma a terra, spinta da due tizi.
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