Non c'è nulla di immutabile, tranne l'esigenza di cambiare.— Eraclito
Non c'è nulla di immutabile, tranne l'esigenza di cambiare.
Per i desti uno e comune è il cosmo, ma nel sonno si volgono ciascuno al proprio mondo.
L'uomo più saggio davanti al dio sembrerà una scimmia, per saggezza, per avvenenza e per ogni altra cosa.
La malattia rende la salute piacevole e buona, la fame la sazietà, la fatica il riposo.
L'armonia invisibile è una sfera perfetta e incontaminata. Quella visibile, invece, si deforma continuamente sotto il peso della realtà.
Si può diventare solo in quanto si è già.
Il serpente che non può cambiar pelle muore. Lo stesso accade agli spiriti ai quali s'impedisce di cambiare opinione: cessano di essere spiriti.
Niente come tornare in un luogo rimasto immutato ci fa scoprire quanto siamo cambiati.
Chi si trova ridotto al peggio, ad esser la cosa più meschina e più avvilita dalla fortuna, sta sempre nella speranza, e non vive nella paura. Il cambiamento doloroso è quello che muove dal meglio: il peggio va a ritroso verso il sorriso.
I costumi e le convinzioni cambiano, la gente rispettabile è l'ultima a saperlo, o ad ammettere il cambiamento, alcuni si potrebbero offendere specchiandosi nello specchio dell'arte.
I cambiamenti non avvengono mai senza inconvenienti, perfino dal peggio al meglio.
Non so dire in verità se la situazione sarà migliore quando cambierà, posso dire che deve cambiare se vuole che sia migliore.
Ci lamentiamo copiosamente, ma diventiamo vigliacchi quando si tratta di assumere dei provvedimenti. Vogliamo che tutto cambi, ma ci rifiutiamo di cambiare noi stessi.
Tutti pensano a cambiare l'umanità, ma nessuno pensa a cambiare sé stesso.
Solo il cambiamento è eterno, perpetuo, immortale.