Nessuno può dire con certezza che domani sarà ancora vivo.
Molti uomini, a causa del riso, producono gioie illusorie: ma io odio i buffoni che per mancanza dei saggi hanno bocche senza freno, e non vanno verso armonia d'uomini, ma nel riso degne case abitano, e dalle navigazioni giungon salvi a casa.
Chissà se ciò che è chiamato morire è vivere, oppure se vivere è morire.
Niente è più maligno di una donna maligna.
Tra i mortali è più saggio pensar due volte.
Perché sebbene una donna sia timida in ogni altra cosa, e debole, e terrorizzata alla vista di una spada; tuttavia, quando le cose vanno male in questioni d'amore, nessun cuore è così temerario come quello di una donna; nessun cuore è così colmo di desiderio di sangue.
La morte è la curva della strada, morire è solo non essere visto.
Chi non vuole morire non vuole vivere.
Quando morirai andrai in cielo ma io non sono d'accordo; forse il cielo è un posto bellissimo ma io vivo qui e la realtà è quella che ho davanti agli occhi.
La morte con tutta probabilità è la più grande invenzione della vita. Spazza via il vecchio per far spazio al nuovo.
Gli uomini temono la morte come i bambini temono il buio; e come quella paura naturale nei bambini è accresciuta da fole e racconti, così è dell'altra.
Era un uomo così antipatico che dopo la sua morte i parenti chiedevano il bis.
Cosa vorrei sulla mia epigrafe? Data di nascita, data di morte. Punto. Le parole delle epigrafi sono tutte uguali. A leggerle uno si chiede: ma scusate, se sono tutti buoni, dov'è il cimitero dei cattivi?
Hai notato che solo la morte ci ridesta i sentimenti? Ma lo sai perché siamo sempre più giusti e generosi con i morti? È semplice. Verso di loro non ci sono obblighi. Se un obbligo ci fosse, sarebbe quello della memoria, e noi abbiamo la memoria corta.
In verità, in verità vi dico: se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto.
Finché c'è morte c'è speranza.