Uomini che picchiano le donne e poi vanno a farsi picchiare dalla mistress.
Vediamo la fortuna di chi trova un quadrifoglio e non la sfortuna del quadrifoglio che viene raccolto e strappato da terra.
Elogio la frugalità. Quella scelta che non è né povertà né avarizia.
Certo che anche gli inventori dei dizionari mettere la parola gentilezza tra genocidio e gentuccola...
L'autostima altalenante è avere la consapevolezza dell'immensa inferiorità di chiunque altro e al tempo stesso la consapevolezza dell'immensa inferiorità di se stessi rispetto a chiunque altro.
Il pugilato non è uno sport violento come pensano in molti ma al contrario aiuta a gestire la propria rabbia e a incanalarla verso una direzione positiva.
La violenza genera violenza.
Certi uomini non sono capaci di far male ad una mosca soltanto perché non sono in grado di acchiapparla.
Il distintivo del violento è la sua arma: lancia o spada o fucile. Lo scudo del nonviolento è Dio.
La servitù, in molti casi, non è una violenza dei padroni, ma una tentazione dei servi.
In un regime totalitario gli idioti ottengono il potere con la violenza e gli intrighi; in una democrazia, attraverso libere elezioni.
Certo bisogna farne di strada da una ginnastica d'obbedienza fino ad un gesto molto più umano che ti dia il senso della violenza, però bisogna farne altrettanta per diventare così coglioni da non riuscire più a capire che non ci sono poteri buoni.
Si fa un gran parlare della violenza in televisione che genera a sua volta violenza nelle strade. Beh!, i programmi comici si sprecano in TV: il che provoca forse un aumento della comicità per le strade?
La violenza è una mancanza di vocabolario.
Lo Stato chiama «legge» la propria violenza, e «crimine» quella dell'individuo.