In paradiso un angelo non è niente di particolare.
La schiavitù umana ha toccato il punto culminante alla nostra epoca sotto forma di lavoro liberamente salariato.
Il solo uomo davvero dotato di sensibilità che ho incontrato in vita mia era il mio sarto: mi prendeva le misure tutte le volte che mi vedeva, mentre tutti gli altri mantenevano le vecchie misure e si aspettavano che io mi ci adattassi.
Ci sono due tragedie nella vita. Una è perdere ciò che è il più caro desiderio del nostro cuore; l'altra è ottenerlo.
Dopo aver ascoltato per una mezzora una ragazza suonare il pianoforte, niente mi rilassa di più che farmi trapanare qualche dente dal mio dentista.
Tutto ciò che i giovani possono fare per i vecchi è scandalizzarli e tenerli aggiornati.
Il paradiso è quaggiù, mentre respiriamo e viviamo. Dopo, si diventa un pugno di cenere e tutto è finito.
È difficile scrivere un paradiso quando tutte le indicazioni superficiali indicano che si dovrebbe scrivere un'apocalisse. Risulta ovvio trovare abitanti per l'inferno o per il purgatorio.
Nella nostra cultura noi non riusciamo a pensare al paradiso, per il momento, se non come una variante particolarmente luminosa del nulla.
Non sappiamo cosa fanno uomini e donne in paradiso. Sappiamo soltanto che non si sposano.
In paradiso la sola cosa che manca è la compagnia.
In paradiso si entra per favoritismo. Se si entrasse per merito, tu resteresti fuori ed il tuo cane entrerebbe al posto tuo.
Il paradiso lo preferisco per il clima, l'inferno per la compagnia.
Serve a qualcosa il paradiso? o la sua perfezione include l'inutilità?
Certamente il paradiso è qualcosa di cui tutti abbiamo bisogno, però non dobbiamo immaginarcelo in modo antropomorfico.