La vera libertà di stampa è dire alla gente ciò che la gente non vorrebbe sentirsi dire.— George Orwell
La vera libertà di stampa è dire alla gente ciò che la gente non vorrebbe sentirsi dire.
L'uomo è l'unica creatura che consuma senza produrre. Egli non dà latte, non fa uova, è troppo debole per tirare l'aratro, non può correre abbastanza velocemente per prendere conigli. E tuttavia è il re di tutti gli animali.
Le aveva instillato una comprensione ben più profonda di quanto l'avesse avuta finora, del grande comandamento odierno, l'undicesimo comandamento che ha tolto di mezzo tutti gli altri: «Non perdere l'impiego».
Un fatto è disapprovare le idee politiche di uno scrittore, altra cosa, non necessariamente incompatibile con la prima, è disapprovare 'lui' perché ti costringe a pensare.
Il segno distintivo dell'uomo è la mano, lo strumento col quale fa tutto ciò che è male.
Il risultato di questo lungo allenamento è che, mentre il borghese, entro certi limiti, si aspetta di ottenere ciò che desidera, l'operaio si sente sempre lo schiavo di una più o meno misteriosa autorità.
Libertà ed amore sono un'unica cosa.
La libertà, osserva il filosofo, è il potenziale lanciato all'infinito.
La libertà di un popolo si misura principalmente dal grado di libertà degli scrittori.
Nulla può essere incondizionato: dunque nulla può essere libero.
Per molti, libertà è la facoltà di scegliere le proprie schiavitù.
Per gli uomini, la libertà nella propria terra è l'apice delle proprie aspirazioni.
Pensate quel che una donna deve immolare quando ama. Libertà, tranquillità, attraenti moti di un'anima libera, civetteria, spassi, piaceri: vi perde tutto.
Libero è solo colui che vuole rendere libero tutto ciò che lo circonda e che effettivamente lo rende libero mediante un certo influsso del quale non sempre si percepisce la causa.
Per essere liberi, per non lasciarsi sedurre dai maestri desiderosi di plagiare anime e plasmare seguaci, è necessario essere intellettualmente poligami e politeisti.
L'italiano confonde facilmente la libertà con i propri comodi. Anzi, con i propri comodacci.