La vera libertà di stampa è dire alla gente ciò che la gente non vorrebbe sentirsi dire.— George Orwell
La vera libertà di stampa è dire alla gente ciò che la gente non vorrebbe sentirsi dire.
Nel complesso gli esseri umani vogliono essere buoni, ma non troppo buoni e non per tutto il tempo.
Fu chiaro fin dall'inizio che ogni qualvolta c'era un lavoro da fare, il gatto si rendeva irreperibile.
Un fatto è disapprovare le idee politiche di uno scrittore, altra cosa, non necessariamente incompatibile con la prima, è disapprovare 'lui' perché ti costringe a pensare.
Cambiare opinione, o addirittura linea politica, è un segno di debolezza.
Se volete farvi nemico un uomo, ditegli che i suoi mali sono incurabili.
La libertà è come la poesia: non deve avere aggettivi, è libertà.
La libertà è indivisibile, e se un solo uomo è schiavo, tutti non sono liberi.
La libertà è come il caffè: ristretta. Va servita e conquistata in dosi minime.
Ho cercato fin dal principio la libertà dentro di me. L'ho salvaguardata per tutta la vita come un guardiano il faro.
La libertà non è un diritto: è un dovere. Non è una elargizione: è una conquista; non è un'uguaglianza; è un privilegio.
La stampa è per eccellenza lo strumento democratico della libertà.
Non posso considerare libero un essere che dentro di sé non nutra il desiderio di sciogliere i legami del linguaggio.
Dove non v'è libertà non può esservi legalità.
Si può, siamo liberi come l'aria, si può, siamo noi che facciam la storia, si può: libertà, libertà, libertà, libertà obbligatoria.
La libertà comincia dall'ironia.