La speranza è un rischio da correre. È addirittura il rischio dei rischi.
La peggiore disgrazia che possa capitare ad un uomo è essere soddisfatto di sé.
Il primo segno di corruzione in una società ancora viva si ha quando il fine giustifica i mezzi.
L'ipocrisia è soltanto un vizio simile agli altri, debolezza e forza, istinto e calcolo. Invece una menzogna così totale che alimenta ciascuno dei nostri atti deve abbracciare strettamente la vita, sposarne il ritmo.
È più facile di quanto si creda odiarsi. La grazia è dimenticare.
La democrazia è un'invenzione di intellettuali.
La speranza è qualcosa con le ali, che dimora nell'anima e canta la melodia senza parole, e non si ferma mai.
Non possiamo restare giovani se camminiamo con la nostra speranza ed essere vecchi se ci fermiamo con il nostro sconforto.
La speranza non è che un ciarlatano che c'inganna senza posa.
Fede e Speranza fanno tutt'uno: non può sperare chi non crede in nulla, né si può credere se non sperando.
Come si può continuare a vivere con le mani vuote quando prima stringevano l'intera speranza del mondo?
Quello che pesa, in questa nostra condizione umana, sono le poche gioie di cui godiamo, o meglio sono le nostre speranze, poiché esse c'incatenano alla vita.
Se la giovinezza è la stagione della speranza, lo è spesso solo nel senso che i più anziani sono pieni di speranza per noi.
C'è una cosa più triste che perdere la vita, è la ragione di vivere, più triste che perdere i propri beni, è perdere la speranza.
La speranza è il peggiore tra i mali, poiché prolunga i tormenti degli uomini.