Al giorno d'oggi per conoscere un uomo bisogna mangiare sette salme di sale.— Giovanni Verga
Al giorno d'oggi per conoscere un uomo bisogna mangiare sette salme di sale.
Amare la vicina è un gran vantaggio, si vede spesso e non si fa viaggio.
Mare bianco, scirocco in campo.
Al servo pazienza, al padrone prudenza.
Oggi non si ha più riguardo a nessuno. Dicono che chi ha più denari, quello ha ragione.
Anche il lupo allorché capita affamato in una mandra, non pensa a riempirsi il ventre, e sgozza dalla rabbia.
L'uomo mangia anche con gli occhi, specie se la cameriera è carina.
Ecco com'è la vita. È un po' come la cucina, puzza altrettanto e bisogna sporcarsi le mani se si vuol far da mangiare; sappia soltanto sbrogliarsela con eleganza. È tutta qui la morale della nostra epoca.
Per allungare la tua vita, diminuisci i tuoi pasti.
Da sempre la cultura è anche quella che si mangia, come sapeva Mario Soldati quando, nel suo viaggio sul Po, spiegava che per capire la cultura di un luogo bisogna per prima cosa andare al mercato.
Il buon cibo è il fondamento della vera felicità.
Un giorno un padre invitò un fratello a dividere con sé il pane e il sale. Vedendo che questi mangiava distrattamente, gli fece osservare benevolmente:- Se mangi senza gusto, fratello, non farai anche senza gusto cose più importanti?
Mangiare, abitudine obbligatoria ma stupida.
L'ingordigia è un rifugio emotivo: è il segno che qualcosa ci sta divorando.
Se la gente si prende la briga di cucinare, dovresti prenderti la briga di mangiare.
Chi ha bocca mangia, e chi non mangia se ne muore.