I libri non sostituiscono la vita, ma neppure la vita sostituisce i libri.— Joan Fuster
I libri non sostituiscono la vita, ma neppure la vita sostituisce i libri.
Saper dimenticare è indubbiamente un chiaro sintomo di salute fisica e mentale.
Non c'è nessuno che meriti la tua invidia.
Invecchiare non è altro che rassegnarsi a invecchiare. Non trovo un'altra spiegazione.
Sappiamo di dover morire, ma l'istinto di conservazione ci consiglia di dimenticarlo.
Mi diletta perdermi nella mente altrui. Quando non vado a passeggio, leggo; sono incapace di star seduto a pensare. I libri pensano per me.
A che serve un libro senza dialoghi né figure?
Si dicono classici quei libri che costituiscono una ricchezza per chi li ha letti e amati; ma costituiscono una ricchezza non minore per chi si riserba la fortuna di leggerli per la prima volta nelle condizioni migliori per gustarli.
Dove bruciano libri, prima o poi qualcuno accenderà un televisore.
Un classico è un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire.
Se un libro non dà piacere a rileggerlo infinite volte, tanto vale non leggerlo affatto.
È un pensiero che calma e dà forza, sapere che tra i libri che possediamo ce ne sono alcuni sufficienti a liberare e a salvare. Se ne aggiungono di nuovi, quasi ogni giorno, ma quelli necessari già ci sono da tempo.
I libri specialmente, che ora per lo più si scrivono in minor tempo che non ne bisogna a leggerli, vedete bene che, siccome costano quel che vagliono, così durano a proporzione di quel che costano.
Gli uomini non capiscono i libri finché non hanno vissuto un po', o in ogni caso, nessun uomo capisce un libro profondo finché non ha visto o vissuto almeno parte del contenuto di esso.
Non c'è nessun amico più leale di un libro.