I libri non sostituiscono la vita, ma neppure la vita sostituisce i libri.
Tutto il mondo ha bisogno di un partito politico il cui programma sia quello di opporsi alla stupidità degli altri partiti.
Certi sapienti hanno asserito che le ginocchia sono state create perché l'uomo possa inginocchiarsi e ne hanno dedotto austere dottrine politiche e religiose.
L'uomo, da quando esiste, non ha fatto altro che correggere il mondo, cioè tutto ciò che Dio aveva creato e secondo il Genesi considerava buono.
Forse non siamo mai tanto sinceri come quando fingiamo di esserlo.
Con l'entusiasmo non si costruisce una casa, né si scrive un libro, né si ara un campo, né si gioca al football. Al massimo si può cantare più o meno malamente.
Non esiste un vascello veloce come un libro, per portarci in terre lontane, né corsieri come una pagina di poesia che si impenna.
Un monaco dovrebbe certo amare i suoi libri con umiltà, volendo il ben loro e non la gloria della propria curiosità: me quello che per i laici è la tentazione dell'adulterio e per gli ecclesiastici regolari è la brama di richezze, questa per i monaci è la seduzione della conoscenza.
A scrivere un libro brutto si fa la stessa fatica che a scriverne uno bello; e il libro brutto viene con la stessa sincerità dell'anima dell'autore.
Il nome di uno scrittore, il titolo di un libro, possono a volte, e per alcuni, suonare come quello di una patria.
I libri sono cose già pensate, già fatte, già dette, che tu devi elaborare, fare tue. Il tuo interlocutore di carta è sempre gentile, paziente, non ti lascia mai a metà strada. È una persona che ti chiede di ascoltarlo, con il quale puoi fare dei viaggi meravigliosi.
A volte, mentre passeggio, mi viene voglia di andare in una libreria. Entrare e trascorrere del tempo, prendendo ogni tanto un libro in mano, mi rilassa. Mi fa stare bene. Mi fa sentire sempre un po' più intelligente e interessante di come sono realmente.
L'unica opera grande e perfetta è quella che non si sogna mai di realizzare.
Pubblicare un libro è parlare a tavola davanti ai domestici.
Dove bruciano libri, prima o poi qualcuno accenderà un televisore.
C'è gente tanto brava da scrivere due libri contemporaneamente: il primo e l'ultimo.