La coscienza non può mai essere qualcosa di diverso dall'essere cosciente.— Karl Marx
La coscienza non può mai essere qualcosa di diverso dall'essere cosciente.
Il denaro, in quanto possiede la proprietà di comprar tutto, di appropriarsi di tutti gli oggetti, è dunque l'oggetto in senso eminente. L'universalità della sua proprietà costituisce l'onnipotenza del suo essere, esso è considerato, quindi, come ente onnipotente.
Voi siete spaventati perché vogliamo abolire la proprietà privata. Ma nella vostra società attuale, la proprietà privata è abolita per nove decimi dei suoi membri. Ed è precisamente perché essa non esiste per nove decimi, che esiste per voi.
Ha mutato le classi politiche in classi sociali, in modo che, come i cristiani sono eguali in cielo e ineguali in terra, così i singoli membri del popolo sono eguali nel cielo del loro mondo politico e ineguali nell'esistenza terrestre della società.
Ogni secolo produce i suoi propri uomini primitivi.
Ogni goccia di rugiada nella quale si rifletta il sole brilla in un gioco infinito di colori, ma il sole spirituale dovrebbe generare un solo colore, e cioè il colore ufficiale, senza tenere conto dei tanti individui, dei tanti oggetti nei quali l'uomo si riflette.
Gli obiettori fiscali di coscienza sono molto più numerosi degli altri.
La coscienza è la custode, nell'individuo, delle norme che la comunità ha messo a punto per la propria conservazione.
La coscienza è soltanto una parola che sogliono usare i vigliacchi, ed è stata inventata apposta per tenere in soggezione i forti.
Non esistono testimoni tanto terribili, né accusatori tanto implacabili quanto la coscienza che abita nell'animo di ciascuno.
Se nel sonno la coscienza si addormenta, nel sogno l'esistenza si sveglia.
L'onore è la coscienza esterna e la coscienza l'onore interno.
Aveva la coscienza pulita. Mai usata.
La coscienza è una suocera le cui visite non finiscono mai.
La coscienza è sinonimo di paura della società oppure, nel migliore dei casi, di paura di se stessi.
Fu un grande peccato, quello di chi inventò la coscienza. Perdiamola per qualche ora.