Il diavolo può fare brutti scherzi al genio, trascura gli imbecilli.
La bellezza non è il destino dell'arte. L'arte è perdita non guadagno.
Il poeta non deve edificare, deve soltanto allineare.
La poesia non riempie la vita, non la riempie neppure la matematica, neppure l'atletica. Ma è buona norma riempire la vita di cascami, di rifiuti, di stracci, di musica (come fa il mio figlioccio), di puzzles (come fa mia moglie), piuttosto che starsene a mugugnare.
Niente giustifica la tristezza: soltanto il diavolo ha ragioni per essere triste.
Non do alcun credito al diavolo: non ha creato nulla.
Dante pone la Terra al centro dell'universo, l'inferno al centro della Terra, Lucifero al centro dell'inferno. Il diavolo sarebbe, insomma, al centro di tutto.
Il diavolo è un ottimista se pensa di poter peggiorare gli uomini.
Il Diavolo ha reso tali servigî alla Chiesa, che io mi meraviglio com'esso non sia ancora stato canonizzato per santo.
Penso che se il diavolo non esiste, ma l'ha creato l'uomo, l'ha creato a sua immagine e somiglianza.
Se il Demonio continua ancora a farvi lotta vuol dire che non siamo ancora preda sua, vuol dire che nonostante la fatica e la debolezza non ci siamo arresi.
E ciascuno ha il diavolo che si merita.
Non abbiamo che questi brevi attimi di vita per amare Gesù. Il diavolo la sa molto bene e per questo cerca tutte le vie per farceli perdere in un vano logorio.
Satana però non riesce a vincere coloro che pregano e vivono in unione con Gesù.