Il diavolo può fare brutti scherzi al genio, trascura gli imbecilli.
La bellezza non è il destino dell'arte. L'arte è perdita non guadagno.
Il poeta non deve edificare, deve soltanto allineare.
La poesia non riempie la vita, non la riempie neppure la matematica, neppure l'atletica. Ma è buona norma riempire la vita di cascami, di rifiuti, di stracci, di musica (come fa il mio figlioccio), di puzzles (come fa mia moglie), piuttosto che starsene a mugugnare.
Si racconta che il diavolo è stato il primo a fare l'acquavite. Per una buona azione sia detto "grazie" anche al diavolo.
Chi va all'altro mondo è un santo e chi si sposa è un diavolo.
Il culto del diavolo è la preghiera nei templi pagani e tutto ciò che si fa ad onore degli idoli insensibili: accendere le lampade e bruciare incenso alle sorgenti dei fiumi, come alcuni ingannati dai sogni o dai demoni.
Abbiamo fatto il lavoro del diavolo.
Il buon cristiano deve stare in guardia contro i matematici e tutti coloro che fanno profezie vacue. Esiste già il pericolo che i matematici abbiano fatto un patto col diavolo per oscurare lo spirito e confinare l'umanità nelle spire dell'inferno.
Dio s'è fatto uomo. Il diavolo s'è fatto donna.
Costa una fatica del diavolo conservare una buona opinione di sé. Chissà come fanno, certuni.
Non do alcun credito al diavolo: non ha creato nulla.
L'umanità non sopporta il pensiero che il mondo sia nato per caso, per sbaglio, solo perché quattro atomi scriteriati si sono tamponati sull'autostrada bagnata. E allora occorre trovare un complotto cosmico, Dio, gli angeli o i diavoli.
Ho troppa stima per Dio, per temere il diavolo.
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