È un figlio saggio quello che conosce il proprio padre.— Omero
È un figlio saggio quello che conosce il proprio padre.
Come la generazione delle foglie, così è quella degli uomini.
L'evento su le ginocchia degli dèi s'asside.
Il futuro sta tutto nelle ginocchia degli dèi.
Oltre sua possa, benché abbondi il voler, nessuno è forte.
Gli dei non danno mai tutte insieme le cose belle ai mortali.
Il maestro se egli davvero è saggio non vi invita ad entrare nella casa della sua sapienza, ma vi guida sulla soglia della vostra mente.
Mediante l'elevazione interiore e la padronanza di sé, il saggio edifichi un'isola che l'alluvione non possa sommergere.
Non si riceve la saggezza, bisogna scoprirla da sé, dopo un tragitto che nessuno può fare per noi, né può risparmiarci, perché essa è una visuale sulle cose.
Un uomo non dovrebbe mai vergognarsi di confessare di avere torto. Che poi è come dire, in altre parole, che oggi è più saggio di quanto non fosse ieri.
La saggezza non arriva necessariamente con l'età. A volte l'età rivela semplicemente tutto da se stessa.
La saggezza del padre è il più grande ammaestramento per i figli.
Non c'è mai stato un uomo così coraggioso che non si sia qualche volta trasformato, in tutto in parte, in codardo; o così saggio che non fosse, preso da capo a piedi, anche sciocco, se sapevi dove andare a guardare; o così buono che nulla di lui fosse spregevole.
Il saggio nella tempesta prega Dio, non per salvarsi dal pericolo, ma per sollevarsi dalla paura.
Le persone che sono sagge, buone, intelligenti, o che lavorano duramente non hanno bisogno di fare politica, hanno un lavoro.
La strada dell'eccesso porta al palazzo della saggezza.