La morale è come la magia. Parla in continuazione dell'uomo perfetto, ma non sa cosa sia l'uomo reale.— Osho Rajneesh
La morale è come la magia. Parla in continuazione dell'uomo perfetto, ma non sa cosa sia l'uomo reale.
I pericoli attraggono perché nel pericolo la tua coscienza ordinaria e quotidiana non può funzionare. Il pericolo penetra profondamente. La tua mente non è più necessaria; diventi una nonmente. Tu sei! Sei consapevole, ma senza che vi sia alcun pensiero.
La mente vuole certezze, ma la vita è incertezza. Per questo la mente è contro l'amore e a favore del matrimonio, perché il matrimonio è una cosa fissa: è una certezza.
Il problema autentico è risvegliare nell'individuo quel tanto di consapevolezza capace di generare in lui il desiderio di divenire libero, intelligente, autorealizzato e pienamente consapevole.
Quando dentro di te non esistono più parole, quando ogni schema verbale scompare definitivamente, quando l'intelletto non funziona più, quando la mente non è affatto presente per ricordare, allora accade: allora esperimenti.
Una persona che sa stare da sola non è mai sola. Le persone che non sanno stare sole, sono sole.
La morale comincia quando la libertà, invece di autogiustificarsi, si sente arbitraria e violenta.
Il moralista deve rinascere ogni volta. L'artista, una volta per tutte.
Non si può nemmeno immaginare quanto la vita potrebbe essere libera da peccati se la morale non si scandalizzasse.
La salute è il primo requisito dopo la moralità.
Chi non ha principi morali si avvolge di solito in una bandiera.
Il peso materiale rende prezioso l'oro, quello morale l'uomo.
La morale non è altro che l'arte attiva e pratica di viver bene.
Il peggior criminale che abbia mai camminato su questa terra è moralmente superiore al giudice che lo condanna alla forca.
La moralità è il rapporto tra il gesto e la concezione del tutto in esso implicato.
Non è saggio usare la morale nei giorni feriali; così succede che poi la troviamo in disordine la domenica.