L'ingegno può coesistere con le superstizioni più grossolane.— Paul Valéry
L'ingegno può coesistere con le superstizioni più grossolane.
Proseguire, perseguire qualcosa, significa lottare contro ogni cosa.
Gli altri fanno libri. Quanto a me, io faccio la mia mente.
Dio ha creato l'uomo, e non trovandolo sufficientemente solo, gli ha dato una compagna per fargli sentire di più la solitudine.
La fede (religiosa) è forse un mito. I credenti che si incontrano sono posseduti innanzitutto dai propri interessi. Ma se si prescinde dalla loro sorte, dalle loro paure, dai loro bisogni ? la loro fede non è niente.
Che se il me è odioso, amare il proprio prossimo come se stessi diviene un'atroce ironia.
Verrà il tempo nel quale si adempirà la profezia di Lichtenberg, nel quale la fede in un Dio razionalistico verrà considerata superstizione, proprio come ora è già considerata superstizione la fede in un Dio di carne, miracoloso, cioè nel Dio cristiano.
La superstizione fa più ingiuria a Dio dell'ateismo.
Le superstizioni sono la vera religione del popolo, mica il cattolicesimo o l'islamismo!
La superstizione, l'idolatria e l'ipocrisia percepiscono ricchi compensi, mentre la verità va in giro a chiedere l'elemosina.
La sicurezza è perlopiù una superstizione. Non esiste in natura, né i cuccioli di uomo riescono a provarla. Evitare il pericolo non è più sicuro, sul lungo periodo, che esservi esposti apertamente.
La superstizione aiuta a vivere più di quanto la religione aiuti a morire.
È possibile il caso, e non punto infrequente, che una superstizione sia più giovevole che la verità scientifica che la condanna.
Non mi va di parlare del futuro, sono scaramantica, tremendamente superstiziosa. Ma vi assicuro che ho dei piani superprecisi.
Certamente felice sarebbe la nostra età, se potessimo vedere la religione stessa libera anche da ogni superstizione.