Il piacere è l'esca del peccato.— Platone
Il piacere è l'esca del peccato.
Non si possono concepire i molti senza l'uno.
Ho sognato una donna, bella e avvenente, tutta vestita di bianco, che mi si è avvicinata e mi ha detto: «Socrate, fra tre giorni, tu sarai nei felici campi di Ftia.»
Un ragazzo è, di tutte le bestie selvagge, la più difficile da trattare.
L'astronomia costringe l'anima a guardare oltre e ci conduce da un mondo ad un altro.
La bellezza è mescolare in giuste proporzioni il finito e l'infinito.
Non c'é moralista più severo del piacere.
Bello e virtù e le altre cose del genere vanno onorate se valgono a procurare piacere, se no, si mandino in pace.
Quando la cosa unita è conveniente al suo unitore, li seguita dilettazione e piacere e sadisfazione.
Al piacere si accompagna sempre il dolore. E com'è delle cose di questo mondo, nulla ci è dato di eterno.
Piaceri: il primo sguardo dalla finestra al mattino, il vecchio libro ritrovato, volti entusiasti, neve, il mutare delle stagioni, il giornale, la dialettica, fare la doccia, nuotare, musica antica, capire, musica moderna, scrivere, viaggiare, cantare, essere gentili.
Che cos'è il piacere, se non un dolore straordinariamente dolce.
I moralisti sono persone che rinunciano ad ogni piacere eccetto quello di immischiarsi nei piaceri altrui.
Il piacere è l'unica cosa su cui valga la pena di avere una teoria.
Per la maggior parte dei ricchi, il principale piacere della ricchezza consiste nello sfoggiarla.
La vera cavalleria colle dame consiste nel far loro volonterosamente il sagrificio di un piccolo piacere... nella speranza di vedersene compensati ad usura con altri d'altro genere e più desiderati.