Taluni pensano che commettere ingiustizie sia il solo modo di esercitare il potere.
Ogni nostra forza è posta nell'anima e nel corpo: la prima è destinata a comandare, l'altro a ubbidire; l'una ti accomuna agli dèi, l'altro ai bruti.
In tutte le cose la sorte è padrona e a suo capriccio, più che in base alla verità, le imprese vengono rese illustri oppure oscure.
Con la concordia le piccole cose crescono, con la discordia anche le più grandi vanno in rovina.
La prosperità mette alla prova persino l'animo dei saggi.
Tra gli esercizi dello spirito, il più utile è la storia.
Neppure l'ingiustizia è uguale per tutti.
Spesso commette ingiustizia non solo colui che fa qualcosa, ma anche colui che non la fa.
L'ingiustizia dovrebbe essere uguale per tutti.
L'ingiustizia non è di per sé un male, ma consiste nel timore che sorge dal sospetto di non poter sfuggire a coloro che sono stati preposti a punirlo.
È meglio ricevere che commettere ingiustizia.
Se fremi d'indignazione ogni qualvolta si commette un'ingiustizia, allora sei un mio compagno.
Gli uomini condannano l'ingiustizia perché temono di poterne essere vittime, non perché aborrano di commetterla.
È bene non soltanto il non commettere ingiustizia, ma il non voler commetterla.
È meglio subire un'ingiustizia che compierla.