Povero non è chi ha poco, ma chi vuole di più.— Lucio Anneo Seneca
Povero non è chi ha poco, ma chi vuole di più.
Non è un'arte quella che arriva allo scopo per caso.
Bisogna fare attenzione a non seguire, come pecore, il gregge di chi ci precede, perché non si va dove si deve andare, si va dove vanno tutti.
Gli antichi ci hanno insegnato a seguire la vita migliore e non la più piacevole, in modo che il piacere sia compagno e non guida di una buona e retta volontà.
La fortuna teme i forti e opprime i deboli.
Il destino di una persona salita tanto in alto è precipitare.
Quando ero piccolo ero così povero che pensavo che gli aiuti governativi fossero una marca.
Ricordo un'infanzia di povertà dominata da seri problemi economici. La mia rivalsa è stata la scuola. Sono quasi sempre stata la più brava della classe.
Quando i ricchi furfanti hanno bisogno di quelli poveri, quelli poveri possono fare il prezzo che vogliono.
Tutti qui viviamo in una condizione di ambiziosa povertà.
Se ciascuno si accontentasse del necessario e donasse ai poveri il superfluo, non vi sarebbero né ricchi né poveri.
La ricchezza dei poveri è rappresentata dai loro figli; quella dei ricchi dai loro genitori.
La sola cosa che può consolare della povertà è la stravaganza.
È assai sorprendente che le ricchezze degli uomini di Chiesa si siano originate dai principî di povertà.
La povertà più grande che c'è nel mondo non è la mancanza di cibo ma quella d'amore. C'è la povertà della gente che non è soddisfatta da ciò che ha, che non è capace di soffrire, che si abbandona alla disperazione. La povertà di cuore spesso è più difficile da combattere e sconfiggere.
Nessuno di noi è povero se non desidera il superfluo e possiede il necessario, che per natura è assai poco.