Spesso il vivere bene consiste proprio nel non vivere a lungo.
Se volete evitare il timore, pensate che bisogna temere ogni cosa.
La diffidenza chiama l'inganno.
Nessuno può vivere felice se bada solo a se stesso, se volge tutto al proprio utile: devi vivere per il prossimo, se vuoi vivere per te.
Moriamo ogni giorno: ogni giorno ci viene tolta una parte della vita e anche quando ancora cresciamo, la vita decresce.
Come mai ad alcuno qualche cosa può parer sicura, se il mondo stesso è continuamente scosso, e se anche le sue parti più solide traballano?
Affrettati a vivere bene e pensa che ogni giorno è in sé stesso una vita.
Vivi nell'atarassia, nella apatia, e troverai la tua felicità. Non preoccuparti mai; non volere gli entusiasmi, le forti emozioni. Siamo in un'epoca di egoismi senza individualità, e forse appunto per questo non si è inneggiato mai così forte al collettivismo.
Che viviamo a fare, se non per renderci la vita meno complicata a vicenda?
Se vogliamo, possiamo vivere in un mondo di illusioni confortanti.
Se potrò impedire a un cuore di spezzarsi,non avrò vissuto invano.Se allevierò il dolore di una vitao guarirò una pena,o aiuterò un pettirosso cadutoa rientrare nel nido,non avrò vissuto invano.
Non vive colui che non desidera altro che di vivere.
Si può far finta di filosofare, ma non si può far finta di vivere.
Vivere bene è un'arte che va imparata. Imparare quest'arte richiede fatica e dedizione, comprensione e pazienza, ma costituisce tuttavia la cosa più importante da apprendere.
Non c'è nulla da dire: c'è solo da essere, c'è solo da vivere.
Ci sono due modi di vivere la vita. Uno è pensare che niente è un miracolo. L'altro è pensare che ogni cosa è un miracolo.