La bellezza promette sempre e non dona mai alcunché.— Simone Weil
La bellezza promette sempre e non dona mai alcunché.
Il male è l'illimitato, ma non è l'infinito.
Chi riesce a mantenere la propria anima orientata verso Dio mentre un chiodo la trafigge, si trova inchiodato al centro stesso dell'universo. È il vero centro, che non sta nel mezzo, che è fuori dello spazio e del tempo, che è Dio.
A pochissimi spiriti è dato scoprire che le cose e gli esseri esistono.
Gli amanti e gli amici desiderano due cose: di amarsi al punto di entrare l'uno nell'altro e diventare un solo essere e di amarsi al punto che la loro unione non ne soffra, quand'anche fossero divisi dalla metà del globo terrestre.
La pietà di se stessi non appartiene alla sventura estrema. Al di sotto di un certo livello di sventura, la pietà si muta in orrore per sé così come per gli altri. Per questo Napoleone diceva che le vere sventure non si raccontano; e gli antichi, che i grandi dolori sono muti.
Passa la bellezza, come profumo all'aria, e il suo ricordo sarà un rimpianto. Dura invece la bontà, come l'incenso nel chiuso tabernacolo, la carità fatta non invecchia mai, ed è sempre sorella alla carità da farsi.
La bellezza di una donna non risiede nell'estetica, ma la vera bellezza in una donna è riflessa nella propria anima. È la preoccupazione di donare con amore, la passione che essa mostra.
Sembra che l'onesto non s'identifichi col bello.
Vieni tu dal cielo profondo o sorgi dall'abisso, Bellezza?
È stata la bella che ha ucciso la bestia.
Non vi è nulla di ragionevole nel culto della bellezza. è troppo splendido per essere ragionevole. Gli adoratori della bellezza saranno sempre giudicati dal mondo come visionari.
La bellezza non è altro che la promessa che ognuno di noi ha di diventare se stesso.
Gli ideali hanno molti nomi, e la bellezza è uno di quelli.
Non sono interessata al denaro. Voglio solo essere meravigliosa.
Il bello nell'arte, nel pensiero, nell'azione, non deriva da un'armonia perfetta; l'umana natura noi comporta; ma nasce dalla guerra fra il bene e il male, nella quale il vero qualche volta vinto finisce col trionfare.