Il diritto è la vendetta che rinuncia.— Theodor Adorno
Il diritto è la vendetta che rinuncia.
L'umano è nell'imitazione; un uomo diventa uomo solo imitando altri uomini.
Il film e la radio non hanno più bisogno di spacciarsi per arte. La verità che non sono altro che affari serve loro da ideologia, che dovrebbe legittimare le porcherie che producono deliberatamente.
Il fragore senza suono che ci è noto da sempre dall'esperienza del sogno, ci viene incontro di giorno dai titoli dei giornali.
La decadenza del dono si esprime nella penosa invenzione degli articoli da regalo, che presuppongono già che non si sappia che cosa regalare, perché, in realtà, non si ha nessuna voglia di farlo.
Il dono privato è sceso al livello di una funzione sociale, a cui si destina una certa somma del proprio bilancio, e che si adempie di mala voglia, con una scettica valutazione dell'altro e con la minor fatica possibile.
Volete essere felici per un istante? Vendicatevi!Volete essere felici per sempre? Perdonate!
Vendicarsi di un nemico è ricominciare un'altra vita.
Vendicarsi di un torto ricevuto è togliersi il conforto di gridare all'ingiustizia.
Un cadavere non vendica le offese.
L'atrocità della vendetta non è proporzionale all'atrocità dell'offesa, ma all'atrocità di chi si vendica.
Ecco un grande imbecille al quale vien tolta la sua bella di sotto al naso, e si contenta di piangere e di lamentarsi come un ragazzo: nonostante abbia occhi fulminanti come gli spagnoli, i siciliani e i calabresi, i quali sanno vendicarsi così bene.
Costa più vendicare i torti, che sopportarli.
L'eroina aveva rapinato Renton delle sue voglie sessuali, ma ora queste tornavano per vendicarsi.
Perché cerchi tu la vendetta, o uomo! con quale scopo tu la insegui? Credi tu di procurare dolore al tuo avversario con essa? Sappi che tu stesso sentirai il più più grande dei tormenti.
Signore Iddio, salvaci dal veleno del cobra, dai denti della tigre e dalla vendetta di afgano.