L’idea espressa mette in relazione l’amore con la totalità delle altre cose della vita, riconoscendo che da solo non basta a risolvere ogni problema né a colmare tutti i bisogni umani. Esistono il lavoro, la salute, la dignità, le responsabilità quotidiane e molte altre dimensioni che non possono essere sostituite da un solo sentimento, per quanto intenso. Eppure, nonostante questo limite, l’amore possiede una qualità speciale che nessun altro elemento è in grado di offrire allo stesso modo. È come se fosse una sorta di eccedenza di senso, un valore aggiunto che non annulla il resto, ma lo illumina e lo rinnova dall’interno. Quando è autentico, rende più sopportabili le fatiche, più significativi i sacrifici e più profonde le gioie. Non si tratta di idealizzarlo come una soluzione magica, bensì di riconoscere che introduce nella vita una dimensione di intensità, di calore e di verità che va oltre l’utile e il necessario. In questo senso, pur non esaurendo il senso dell’esistenza, contribuisce a darle una direzione più umana e una pienezza altrimenti irraggiungibile.