Un uomo può avere due volte vent'anni, senz'averne quaranta.— Vitaliano Brancati
Un uomo può avere due volte vent'anni, senz'averne quaranta.
Il cielo sa quello che vuole, e quando un matrimonio non è scritto nel suo libro, abbiamo voglia, noi poveretti, di scrivere i nostri nomi l'uno accanto all'altro nel libro della parrocchia... il matrimonio rimane sulla carta!
L'avvenire non è un probabile dono del ciclo, ma è reale, legato al presente come una sbarra di ferro, immersa nel buio, alla sua punta illuminata.
Si trova più negli occhi di una ragazza che in tutto il continente africano; quante peripezie, incontri, fortune e sfortune!
Ci sono sofferenze che scavano nella persona come i buchi di un flauto, e la voce dello spirito ne esce melodiosa.
La mezza età è quando avete conosciuto talmente tanta gente che ogni nuova persona che incontrate vi ricorda qualcun altro.
Ogni sera siamo più poveri di un giorno.
A trent'anni l'uomo si sospetta uno sciocco. Lo sa a quarant'anni, e riforma il suo programma; a cinquanta rimprovera i suoi tristi indugi, e si sforza di risolvere i suoi propositi di prudenza con tutta la magnanimità del pensiero. Risolve, e risolve ancora, e poi muore lo stesso.
Che età felice quando un uomo può essere inattivo impunemente.
Il tempo sarà anche galantuomo, ma l'età non è certo una gentildonna.
L'ultima età della vita non è senza gioia a chi può darsi ragione del perché sia vissuto.
Procura che la tua amata sia più giovane di te, o il tuo affetto per lei non durerà.
Tutto ciò che è ancora bello a trent'anni, è triste a cinquanta e grottesco a sessanta.
Che me ne faccio di vent'anni in più se poi è già da cinquanta che non riesco a trovare nessuno che non mi faccia cadere le braccia dalla disperazione e dalla noia entro venti minuti?
Un uomo ha l'età della donna che ha per le mani.