148 frasi, citazioni, aforismi
Il giornalismo è un mestiere che amo, quindi anche i sacrifici mi sembrano tollerabili.
I giornali stimolano sempre la curiosità: nessuno ne posa uno senza un sentimento di delusione.
I giornali sono pieni di sacrifici umani: li inscatolano, li rendono accettabili per i lettori; in un certo senso li ritualizzano. La cronaca è un bollettino di esecuzioni.
I giornali seguono tutti politiche diverse, per cui, come è ovvio, devono dare notizie diverse.
I giornalisti seguono e descrivono gli eventi. Naturalmente è sbagliato quando magari cercano di crearli in laboratorio, perché poi questi influenzino i processi. Non è compito del giornalista. Il compito del giornalista è quello di raccontare la realtà, fornire un servizio ai propri lettori.
Il giornalista è il solo scrittore che, quando prende la penna, non spera nell'immortalità.
Mi piace respirare la chiarezza Sentire dentro un po' di tenerezza Rompendo i bugigattoli dei dogmi culturali stampati sulle tavole di pietra o sui giornali.
Lei si preoccupa di quello che pensa la gente? Su questo argomento posso illuminarla, io sono un'autorità su come far pensare la gente. Ci sono i giornali per esempio, sono proprietario di molti giornali da New York a San Francisco.
Io non amo la stampa. Non ho simpatia per la superficialità ed inesattezza.
La stampa tiranneggia gli uomini politici, le lettere, le arti, il palcoscenico e persino la vita privata.
Questo coso si chiama "giornale". Stronzate, per il novanta per cento. Però è divertente. Per questo lo leggo, perché mi diverte. Tu non me lo lasci leggere. Quindi adesso divertimi con le tue stronzate, forza, raccontami una storia!
La spottizzazione degli spazi minimi all'interno della televisione e dei giornali, indica un cambiamento rispetto a come viene proposta la pubblicità, sempre più massiccia ma al contempo sempre più invisibile, subliminale, quasi ossessiva, onnipresente.
Il giornalismo dovrebbe essere testimonianza e distacco, ma quando racconti storie emotivamente forti è difficile non restarne coinvolti.
Vengo dalla scuola di giornalismo di Giovanni Minoli in cui essere bravi e preparati è il punto di partenza.
Non sono le notizie che fanno il giornale, ma il giornale che fa le notizie.
I giornali arrivavano con tale ritardo che, più che notizie, portavano storia.
Quando avevo sedici anni andai a lavorare in un quotidiano di Hong Kong. Era un giornalaccio, ma il suo editore mi insegnò una cosa importante. Il segreto di una grande storia non è chi, o il cosa o il quando, ma il perché.
Per quel che riguarda il giornalismo moderno, non è affare mio difenderlo. Giustifica la sua esistenza attraverso il principio darwiniano della sopravvivenza del più volgare. Io ho soltanto a che fare con la letteratura.
Per un giornalista un essere umano è un oggetto avvolto nella pelle.
I buoni giornalisti scrivono ciò che pensano; i migliori quello che dovrebbero pensare i loro lettori.