scrittore, drammaturgo e critico letterario francese
Diplomazia è la scienza di coloro che non ne hanno alcuna e sono profondi per la loro vuotaggine.
L'odio è un tonico, fa vivere, ispira vendetta; invece la pietà uccide, indebolisce ancora di più la nostra debolezza.
Le donne, quando non amano, hanno tutto il sangue freddo di un vecchio avvocato.
Ecco com'è la vita. È un po' come la cucina, puzza altrettanto e bisogna sporcarsi le mani se si vuol far da mangiare; sappia soltanto sbrogliarsela con eleganza. È tutta qui la morale della nostra epoca.
Ogni donna la sua fortuna ce l'ha fra le gambe.
Mai un marito sarà così ben vendicato come dall'amante di sua moglie.
Nessuno osa dire addio alle proprie abitudini. Più di un suicida s'è fermato sulle soglie della morte pensando al caffè dove andava a giocare tutte le sere la sua partita a domino.
L'invidia è il più stupido dei vizi, perché non esiste un solo vantaggio che si guadagni da esso.
Quello che rende indissolubili le amicizie e ne raddoppia l'incanto è un sentimento che manca all'amore: la sicurezza.
Non vi è che l'ultimo amore di una donna capace di soddisfare il primo di un uomo.
Le meno astute delle donne hanno un'infinità di trappole; la più sciocca trionfa grazie alla poca diffidenza che ispira.
La felicità è la poesia della donna.
È un segno di mediocrità essere incapaci d'entusiasmo.
L'abbigliamento è, al tempo stesso, una scienza, un'arte, un'abitudine, un sentimento.
La malattia del nostro tempo è la superiorità. Ci sono più santi che nicchie.
L'arte è natura concentrata.
La trascuratezza nel vestire è un suicidio morale.
Il bruto si copre, il ricco e lo sciocco si adornano, l'elegante si veste.
Una delle sventure delle persone molto intelligenti è di non poter fare a meno di capire tutto: i vizi non meno che le virtù.
I godimenti che la passione dà, sono orribilmente tempestosi, pagati con snervanti inquietudini che spezzano le corde dell'anima.