Una letteratura disperata è una contraddizione in termini.
La politica e il fato dell'umanità vengono forgiati da uomini privi di ideali e di grandezza. Gli uomini che hanno dentro di sé la grandezza non entrano in politica.
Anche la lotta verso la cima basta a riempire il cuore di un uomo.
Il futuro è l'unico tipo di proprietà che i padroni concedono liberamente gli schiavi.
La bellezza è insopportabile, ci guida alla disperazione, offrendoci per un minuto uno squarcio dell'eternità che vorremmo allungare sopra la totalità del tempo.
La rivolta, in senso etimologico, è un voltafaccia. In essa, l'uomo che camminava sotto la sferza del padrone, ora fa fronte. Oppone ciò che è preferibile a ciò che non lo è.
Una narrazione che non passa attraverso l'io dell'autore non è letteratura ma solo un semplice prodotto.
L'eccessiva ambizione dei propositi può essere rimproverabile in molti campi d'attività, non in letteratura. La letteratura vive solo se si pone degli obiettivi smisurati, anche al di là d'ogni possibilità di realizzazione.
Uno scrittore che tiene un diario lo usa per registrare ciò che sa; nelle poesia e nei racconti mette quello che non sa.
Finché c'è al mondo un bimbo che muore di fame, fare letteratura è immorale.
Quella letteraria è l'unica professione in cui nessuno ti considera ridicolo se non guadagni del denaro.
Le idee sono per la letteratura ciò che la luce è per la pittura.
L'illusione dell' arte è far credere che la letteratura sia rappresentazione della vita ma in realtà accade l'opposto.
La filosofia sembra che si occupi solo della verità, ma forse dice solo fantasie, e la letteratura sembra che si occupi solo di fantasie, ma forse dice la verità.
La letteratura, come la nobiltà, è nel sangue.
Il buono finisce bene e il cattivo male. Questa è la letteratura.