Un uomo è vecchio solo quando i rimpianti, in lui, superano i sogni.— Albert Einstein
Un uomo è vecchio solo quando i rimpianti, in lui, superano i sogni.
Le tre regole di lavoro: 1. Esci dalla confusione, trova semplicità. 2. Dalla discordia, trova armonia. 3. Nel pieno delle difficoltà risiede l'occasione favorevole.
Chi non ammette l'insondabile mistero non può essere neanche uno scienziato.
Ci sono delle realtà che non sono quantificabili. L'universo non è i miei numeri: è pervaso tutto dal mistero.
La differenza fra la gloria reale e quella fittizia sta nel sopravvivere nella storia o in una storia.
È sufficiente per me il mistero dell'eternità della vita, il sentore della meravigliosa struttura dell'universo e della realtà, insieme al tentativo di comprendere quella parte, sia pure piccola, della ragione che manifesta se stessa nella natura.
Si comincia a invecchiare quando tutto diventa déja vu, anche quello che non si è mai visto.
Uno dei segni che cominciamo a non essere più giovani è il nascere di un senso di solidarietà con gli altri esseri umani.
Ogni uomo vorrebbe vivere a lungo, ma nessuno desidera invecchiare.
Per la società, la vecchiaia appare come una sorta di segreto vergognoso, di cui non sta bene parlare.
La paura di invecchiare viene nel momento in cui si riconosce di non vivere la vita che si desidera. Equivale alla sensazione di abusare del presente.
L'invecchiamento della popolazione arricchisce i dentisti e riempie i banchi delle chiese. Non porta altri benefici.
Invecchiare. Che orrore!..diceva mio padre. Ma è l'unico modo che ho trovato per non morire giovane.
A settant'anni è più sano avere delle donne nella memoria che sulle ginocchia.
In vecchiaia ci si pente soprattutto dei peccati non commessi.
In fondo la vecchiaia non è altro che il castigo di essere ancora vivi.