È poco probabile che tutto finisca con la morte perché sarebbe troppo comodo cavarsela così a buon mercato.
La donna ideale deve soddisfare l'anima, lo spirito, i sensi. Non trovando riuniti i tre requisiti nella stessa persona è consentito il frazionamento.
L'amore è un'astrazione alla perenne ricerca di una corposità.
Il Padreterno, per compensare l'uomo delle enormi carenze fisiche nei confronti degli animali, lo ha dotato della ragione ma ha purtroppo omesso di fornirlo della combinazione esatta per servirsene.
Amare tutta l'umanità può riuscire più facile del tollerare una sola persona.
Crediamo che la morte ci segua e, invece, ci ha preceduto e ci seguirà. Tutto quello che è stato prima di noi è morte; che importa se non cominci oppure finisci, quando il risultato in entrambi i casi è questo: non esistere.
Muiono le città, muoiono i regni, copre i fasti e le pompe arena ed erba, e l'uom d'esser mortal par che si sdegni: oh nostra mente cupida e superba!
Perché la morte è un infinito atto d'amore.
La morte è l'unica bella, pura conclusione di una grande passione.
La morte, il più atroce dunque di tutti i mali, non esiste per noi. Quando noi viviamo la morte non c'è, quando c'è lei non ci siamo noi. Non è nulla né per i vivi né per i morti...
Essere ricordati dopo morti non è che una magra ricompensa per essere stati trattati con disprezzo quando eravamo in vita.
Si nasce una sola volta, ma si muore per sempre.
Non sarebbero uomini, se non fossero tristi. La loro vita deve pur morire. Tutta la loro ricchezza è la morte, che li costringe industriarsi, a ricordare e prevedere.
La morte raggiunge anche l'uomo che fugge.
E se Dio avesse inventato la morte per farsi perdonare la vita?
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