Linguista. Persona che sa teorizzare sulle lingue degli altri assai più di quanto sappia usare la sua.— Ambrose Bierce
Linguista. Persona che sa teorizzare sulle lingue degli altri assai più di quanto sappia usare la sua.
Filosofia. Strada con molte diramazioni, che conduce dal nulla a nessun posto.
Puritano. Un pio e devoto gentiluomo che credeva fermamente nel diritto di tutti a comportarsi come a lui sembrava giusto.
Cristiano: seguace degli insegnamenti di Cristo solo finché non intralcino i peccati a cui si dedica più volentieri.
Piacere. Emozione generata da un vantaggio personale o da uno svantaggio altrui.
Avaro. Smodatamente desideroso di conservare ciò che altre brave persone vorrebbero tanto ottenere.
È segno non mediocre di amare la patria coltivare la favella materna: le nazioni si distinguono dalla lingua.
La lingua batte dove la mente duole.
Lo stile di un autore dovrebbe essere l'immagine della sua mente, ma la scelta e la padronanza della lingua è frutto dell'esercizio.
Poiché la lingua è lo specchio del pensiero, indagare il preciso significato delle parole è mettere chiarezza nelle proprie idee.
Ogni lingua ha un suo silenzio.
Il professore di lingue morte si suicidò per parlare le lingue che sapeva.
Tutti gli organi del corpo umano occasionalmente si stancano, eccezione fa la lingua.
Poiché i nostri pensieri sono fatui, la lingua diventa sgradevole e sciatta, ma la trascuratezza della lingua favorisce a sua volta la tendenza ad avere fatui pensieri.
Tutto può cambiare, ma non la lingua che ci portiamo dentro, anzi che ci contiene dentro di sé come un mondo più esclusivo e definitivo del ventre materno.