Linguista. Persona che sa teorizzare sulle lingue degli altri assai più di quanto sappia usare la sua.— Ambrose Bierce
Linguista. Persona che sa teorizzare sulle lingue degli altri assai più di quanto sappia usare la sua.
Risoluto. Chi si mostra ostinato in una direzione da noi approvata.
Rapporto intimo. Relazione nella quale vengono trascinati degli sciocchi per la loro mutua distruzione.
In diplomazia l'ultimatum è l'ultima richiesta prima di passare alle concessioni.
Grazia. Atto mediante il quale si condona una pena e si restituisce o si riconsegna l'imputato a una vita di delitti, aggiungendo al fascino del crimine la tentazione dell'ingratitudine.
Lunare. Abitante della Luna, da non confondersi con il lunatico che dalla luna è invece abitato.
Ci fu data la lingua, sì, per parlare; ma anche i denti per tenerla assiepata.
Qual è la miglior lingua? Leggo Shakespeare, e dico, è l'inglese, leggo Virgilio e dico "è il latino", leggo Dante e dico è l'italiano, leggo Richter, e dico, è il tedesco, leggo Porta, e dico è il milanese.
La lingua è causa di molti mali.
Le lingue sono sempre il termometro de' costumi, delle opinioni ec. delle nazioni e de' tempi, e seguono per natura l'andamento di questi.
La lingua batte dove la mente duole.
La correttezza della lingua è la premessa della chiarezza morale e dell'onestà.
La lingua, come la realtà, è vendicativa: o la pensi o sei pensato. E se sei pensato, sei fritto.
La lingua è una geniale convenzione, le parole significano qualcosa solo perché siamo tutti d'accordo che ciò debbano significare.
Poiché la lingua è lo specchio del pensiero, indagare il preciso significato delle parole è mettere chiarezza nelle proprie idee.