Vanità: Il tributo di un imbecille ai meriti dell'asino più prossimo.— Ambrose Bierce
Vanità: Il tributo di un imbecille ai meriti dell'asino più prossimo.
Sfortuna: il tipo di fortuna che non manca mai.
L'ammirazione è la nostra cortese ammissione che un'altra persona ci somiglia.
Discussione. Uno dei tanti metodi per confermare gli altri nei loro errori.
Prigione: pensione di terza categoria per chi è affetto da temporanei disturbi nervosi e non ha amici in grado di farlo ricoverare in istituti più eleganti.
Processo. Inchiesta formale appositamente designata per ribadire e registrare pubblicamente la specchiata onesta di giudici, avvocati e giurati. Allo scopo di provvedere un efficace contrasto si ricorre a un altro elemento, definito via via come imputato, accusato o prigioniero.
Che animale vorace è la vanità! Si nutre sia del successo che dell'insuccesso, della fortuna come della disgrazia, dell'amore come dell'odio, e in caso di necessità riesce a vivere del proprio grasso, diventando anzi ancora più grassa.
La vanità, quando agisce su una mente priva di forza, produce danni di ogni genere.
Tutto è vanità, lo sappiamo, ma chi non confesserà di volere una parte di questa vanità?
Il peccato del nostro secolo è la vanità, e questa fra tutte le schiave è la più vile.
La virtù non andrebbe molto lontano se non fosse accompagnata dalla vanità.
Se non proprio col respiro, la vanità nasce con la stazione eretta.
Tutto ciò che è umano è soggetto all'umana vanità.
La vanità è per gli imbecilli una potente fonte di soddisfazione. Essa permette loro di sostituire alle qualità che non acquisteranno mai, la convinzione di averle sempre possedute.
La più alta forma di vanità è l'amore per la gloria.
Vanità delle vanità, dice Qoèlet, vanità delle vanità, tutto è vanità.