La salute del popolo sia la suprema delle leggi.
Ignorare quello che è avvenuto prima della nostra nascita equivale a rimanere sempre bambini.
La superstizione è un'insana paura di Dio.
Fra le armi tacciono le leggi.
Non può essere veramente onesto ciò che non è anche giusto.
Quando chi lo interrogava chiese: "Che ne pensi del prestito del denaro?" Catone rispose: "Che ne pensi dell'omicidio?"
Chi disse un popolo disse veramente uno pazzo; perché uno mostro pieno di confusione e di errori, e le sue vane opinioni sono tanto lontane dalla verità, quanto è, secondo Ptolomeo, la Spagna dalla India.
Il contrario di un popolo civilizzato è un popolo creatore.
Il destino dei popoli è determinato dal loro carattere e non dai loro governi.
Non sono i popoli a dover aver paura dei propri governi, ma i governi che devono aver paura dei propri popoli.
Il popolo ha ragione quando giudica per conto proprio; ha torto quando si fida delle sue guide cieche.
Quelli che cercano di guidare il popolo possono farlo soltanto seguendo la plebe.
Il popolo deve stare allerta e vigile. Non deve lasciarsi provocare, né lasciarsi massacrare, ma deve anche difendere le sue conquiste. Deve difendere il diritto a costruire con il suo impegno una vita degna e migliore.
Il popolo non può capire la burocrazia: può solo adorare gli idoli nazionali.
Il popolo capisce poco ciò che è grande, cioè: la creazione. Ma esso ha comprensione per tutti gli attori e i commedianti delle grandi cause.
Che cosa non si è fatto davanti ai nostri occhi, o anche non proprio davanti ai nostri occhi, in nome del "popolo", che non si sarebbe potuto fare in nome di Dio o dell'umanità o del diritto!