Il buono vive in società, il malvagio da solo.
Ci sono alcuni dei quali non bisogna dire che temono Dio, ma piuttosto che ne hanno paura.
Per essere un perfetto cristiano bisogna essere ignorante, credere ciecamente, rinunciare a tutti i piaceri, agli onori, alle ricchezze.
La cosa peggiore è la posizione stentata in cui ci tiene il bisogno; l'uomo bisognoso non cammina normalmente; egli salta, striscia, si contorce, si trascina, passa la vita ad assumere e a eseguire delle posizioni.
Si declama tanto contro le passioni, causa di tutti gli affanni umani, e si dimentica che sono anche la causa di tutte le nostre gioie.
L'occhio e l'ala di farfalla bastano per annientare un ateo.
L'amore è un concetto estensibile che va dal cielo all'inferno, riunisce in sé il bene e il male, il sublime e l'infinito.
Ma per trovar il bene io ho provato Che bisogna proceder pel contrario: Cerca del male, e l'hai bell'e trovato; Però che 'l sommo bene e 'l sommo male S'appaion com'i polli di mercato.
Il male che gli uomini compiono si prolunga oltre la loro vita, mentre il bene viene spesso sepolto insieme alle loro ossa.
Ognuno ha in sé inferno e paradiso.
M'importava assai poco che l'accordo ottenuto fosse esteriore, imposto, probabilmente temporaneo; sapevo che il bene e il male sono una questione d'abitudine, che il temporaneo si prolunga, che le cose esterne penetrano all'interno, e che la maschera, a lungo andare, diventa il volto.
E' meglio un male sperimentato che un bene ignoto.
La dialettica temporale come lotta tra bene e male è quella che c'è nella storia temporale umana nella quale positivo e negativo, bene e male sono sempre in lotta, sempre in tensione, sempre insieme.
L'argomento del giudizio universale, l'argomento del contendere cosmico con Dio, non sarà il male ma il bene. Dio non ci chiederà conto di quanto male abbiamo commesso, ma di quanto bene abbiamo compiuto.
Si aggiunga al già detto, che amore, con cui amiamo, è brama con cui ogni cosa brama, mediazione fra bene e male, brutto e bello (non dunque non brutto e non bello), ma buono e bello in rapporto a una certa comunicazione e partecipazione.
Scava dentro. Dentro è la fonte del bene, che sempre ha il potere di sgorgare, a condizione che tu sempre scavi.
È questa la vera malvagità, non sapere nemmeno che si è malvagi.
Io non chiamo malvagio propriamente colui che pecca, ma colui che pecca o peccherebbe senza rimorso.
Il malvagio ha due maniere di nuocere: facendo il male e facendo il bene.
Chi è malvagio nel profondo del cuore, probabilmente la sa lunga.
Avete mai sentito le grida che vengono da un macello? Bisognerebbe che ognuno le sentisse, quelle grida, prima di attaccare una bistecchina. In ogni cellula di quella carne c'è il terrore di quella violenza, il veleno di quella improvvisa ultima paura dell'animale che muore.
I malvagi sono colmi di pentimento.
Non si dà malvagità senza qualche parto d'imbecillità.
Se i malvagi prosperano e i più adatti sopravvivono, la natura è il dio dei mascalzoni.
La malvagità è un mito inventato dai buoni per spiegare lo strano fascino degli altri.
Il difficile non è evitare la morte quanto piuttosto evitare la malvagità, che ci viene incontro più veloce della morte.
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