Il buono vive in società, il malvagio da solo.— Denis Diderot
Il buono vive in società, il malvagio da solo.
Diffidate di chi viene a mettere ordine.
La vita claustrale è una vita da fanatici o da ipocriti.
La saggezza non è altro che la scienza della felicità.
È il colmo della follia riproporsi la soppressione delle passioni. Questo è il bel progetto del devoto, che si tormenta come un forsennato per non desiderare nulla, non amare nulla, non sentire nulla, e che finirebbe per diventare un vero e proprio mostro se riuscisse a realizzarlo!
Quando si crede troppo, si rischia tanto quanto si crede troppo poco.
Solo la fiducia in Dio può trasformare il dubbio in certezza, il male in bene, la notte in alba radiosa.
Il bene si fa, ma non si dice. E certe medaglie si appendono all'anima, non alla giacca.
Si aggiunga al già detto, che amore, con cui amiamo, è brama con cui ogni cosa brama, mediazione fra bene e male, brutto e bello (non dunque non brutto e non bello), ma buono e bello in rapporto a una certa comunicazione e partecipazione.
Ciò ch'è ben fare, differire è male.
Uno si allontana completamente dal male, quando per amore di Dio comincia a non voler più peccare. Se invece fa ancora il bene per timore, non si è del tutto allontanato dal male; e pecca per questo, perché sarebbe disposto a peccare, se lo potesse fare impunemente.
Predica bene colui che vive bene.
È sempre un errore contemplare il bene ed ignorare il male, perché rende le persone negligenti e le porta a compiere disastri. Esiste un pericoloso ottimismo dell'ignoranza e dell'indifferenza.
Il buon senso è come un cannocchiale che fa vedere da lontano il male e il bene.
Ogni uomo è colpevole di tutto il bene che non ha fatto.
Il bene c'è ed è assoluto; esso si identifica anzi con l'Assoluto stesso, di cui è il volto attraente, lo splendore irradiante, l'esigenza amabile, il dono perfetto.