Perché si dorme? Non tanto per riposare, quanto per dimenticare.— Emil Cioran
Perché si dorme? Non tanto per riposare, quanto per dimenticare.
Il pessimista deve inventarsi ogni giorno nuove ragioni di esistere: è una vittima del "senso" della vita.
La differenza fra il teorico della fede e il credente è grande quanto quella fra lo psichiatra e il matto.
Di tutto ciò che si prova, niente dà tanto l'impressione di essere al cuore stesso del vero quanto gli accessi di disperazione senza ragione: a paragone, tutto sembra frivolo, sofisticato, privo di sostanza e d'interesse.
La coscienza è molto più che la spina, è il pugnale nella carne.
Non si può amare appassionatamente una donna e Dio nello stesso tempo. La mescolanza di due erotiche irriducibili crea un'oscillazione interminabile.
Quando sei innamorato non riesci a dormire perchè la realtà è più bella dei sogni.
Molte persone passano la loro vita andando a letto quando non hanno sonno ed alzandosi quando ce l'hanno.
Si racconta che il principe di Condé dormì profondamente la notte avanti la giornata di Rocroi; ma, in primo luogo, era molto affaticato: secondariamente aveva già date tutte le disposizioni necessarie, e stabilito ciò che dovesse fare, la mattina.
Gli uomini in stato di veglia hanno un solo mondo che è loro comune. Nel sonno ognuno ritorna a un suo proprio mondo particolare.
Il sonno è l'essere più innocente che ci sia e l'uomo insonne il più colpevole.
Ma il sonno è una divinità capricciosa e proprio quando lo si invoca, si fa aspettare.
Il sonno è la morte senza responsabilità.
Cosa c'entra la notte con il sonno?
Hanno tutti un libro, un disco, un film da girare. Ma il giorno dopo stanno male, è sonno vegetale, l'occasione della vita chiama, hanno spento il cellulare.
Il sesso è come il sonno. Non se ne può fare a meno, ma uno non passa tutta la vita a letto.