Chi non ricorda il bene passato è vecchio già oggi.
Bisogna non fare finta di filosofare, ma filosofare sul serio; perché non abbiamo bisogno dell'apparenza di salute, ma di vera salute.
Non si deve invidiare nessuno; i buoni non meritano invidia; per quanto riguarda i cattivi, più hanno fortuna e più si rovinano.
Ognuno lascia la vita come se l'avesse cominciata allora.
La ricchezza secondo natura ha confini ben precisi ed è facile a procacciarsi, quella secondo le vane opinioni cade in un processo all'infinito.
Siamo nati una volta, due non è possibile nascere, dovremo eternamente non essere: tu, che non disponi del domani, rinvii l'occasione dell'oggi: e intanto la vita ci sfugge, e ciascuno di noi senza essere mai padrone di un'ora si muore.
Come nella speranza o in qualunque altra disposizione dell'animo nostro, il bene lontano è sempre maggiore del presente, così per l'ordinario nel timore è più terribile il male.
Distinguere il bene dal male non è facile poiché i confini tra questo e quello siamo noi a tracciarli.
Il sommo bene è l'armonia dell'animo.
Chi vuol far del bene, deve farlo nei piccoli particolari. Il bene generale è l'alibi dei patrioti, dei politici e dei furfanti.
Qual è il bene maggiore? Una mente sempre consapevole del giusto.
Solo compiendolo si ha l'esperienza del bene.
Assai più giova che i fervidi consigli, una grande prudenza ai grandi perigli.
Chiunque fa del bene ad un'altro, lo fa anche a se stesso.
Non dà gioia il possesso di nessun bene, se non puoi dividerlo con altri.
Soltanto il bene che è ancora in noi può aiutarci a conseguire il meglio che ci manca.