Non è felice l'uomo che nessuno invidia.— Eschilo
Non è felice l'uomo che nessuno invidia.
Ricchezza non giova ai morti.
È una cosa profittevole, se uno è saggio, sembrare folle.
Non è saggio chi sa molte cose, ma chi sa cose utili.
La vera saggezza è di non sembrare saggio.
Quando, in fondo al sonno, il rimorso s'infiamma, è in esso, inconscio, la coscienza: così si attua la violenza d'amore degli dei al tribunale dei cieli.
L'invidioso non muore mai una volta sola, ma tante volte quante l'invidiato vive salutato dal plauso della gente.
Le persone possono mostrarsi gelose, ma nascondono la loro invidia.
Il successo degli invidiosi è l'insuccesso degli altri.
L'invidioso mi loda senza saperlo.
Gli uomini invidiosi dal fiuto più sottile cercano di non conoscere con maggior precisione il loro rivale per potersi sentire superiori a lui.
L'invidia è naturale all'uomo: tuttavia è un vizio e una disgrazia allo stesso tempo.
La spia va a caccia per conto d'altri, come il cane; l'invidioso va a caccia per conto proprio, come il gatto.
E di innumerevoli afflizioni è generoso il mondo, ma i morsi dell'invidia sono tra le ferite più sanguinose, profonde, difficili, da rimarginare e complessivamente degne di pietà.
L'invidia e le teste vuote vanno sempre insieme.
Non si deve invidiare nessuno; visto che i buoni non meritano invidia, ed in quanto ai cattivi, più essi trovano buona sorte più si rovinano.