Morte. La più implacabile delle malattie ereditarie.
La fraternità con i libri è forse la più alta forma di vita sociale.
Se non siete stupidi, riposatevi.
Perché le grandi domande sono sempre migliori delle risposte?
Ormai non ci si stupisce che divorzino, ci si stupisce che si sposino.
La sinistra è una professione, la più promettente.
E s'al mesto pensier chiuder le porte col chiuder gli occhi io cerco, il cieco orrore contemplo allor de la mia propria morte.
Gli dei nascondono agli uomini la dolcezza della morte, affinché essi possano sopportare la vita.
È l'ignoto che temiamo, quando guardiamo la morte e il buio, nient'altro.
La vita è piacevole, la morte è pacifica. È la transizione che crea dei problemi.
La morte è per tutti, la vita per pochi.
Sappiate che la morte vi sorveglia, gioir nei prati o fra i muri di calce, come crescere il gran guarda il villano finché non sia maturo per la falce.
Il sogno è un fenomeno misterioso, è l'unica via che ha l'uomo di incontrare le persone scomparse, parlare con loro, provare forti emozioni, fino a piangere con loro.
È meglio morire svuotandosi che riempendosi, e meglio di fame che d'indigestione.
Oltre all'attesa di quello che accadrà dopo la morte, mi inquietano altri due interrogativi antecedenti e senza risposte: quando e come moriro? E il quando è meno preoccupante del come.
Non si muore. Si cessa soltanto di vivere.