Meno credo in Dio più ne parlo.
È la vita che si trasforma in sogno e il sogno che si trasforma in vita, così come avviene per la memoria.
Molte morti sono suicidi truccati.
Dio è morto creandoci, noi siamo un'opera postuma.
Chissà perché quando mi rado nel bagno, se provo a canticchiare un motivetto odierno, mi taglio.
Un teatro era il paese, un proscenio di pietre rosa, una festa di mirabilia. E come odorava di gelsomino sul far della sera. Non finirei mai di parlarne, di ritornare a specchiarmi in un così tenero miraggio di lontananze.
Colui che isola la sua coscienza dal cammino del popolo di Dio non conosce l'allegria dello Spirito Santo che sostiene la speranza.
Dio ci volle nascosta l'anima al riparo dal nostro indiscreto sguardo degli occhi: ma pure non ha voluto che di tutto ci dovessimo l'uno all'altro affidar ciecamente con troppo pericolo di inganni, tradimenti e sciagure.
Un dio al quale piacerebbe essere adorato, e che persino lo esigesse, sarebbe un dio alquanto vanitoso, oltre che spregevole.
Dio, dicono, ha i suoi disegni. E allora, perché non fa una mostra?
Il Dio cristiano propone e non impone, lasciando sempre un margine di penombra che permetta la negazione e che salvi, per l'uomo, la libertà; e, per Lui, il diritto di perdonare.
Dio ha detto: Io ero un tesoro che nessuno conosceva e volli essere riconosciuto. Allora creai l'uomo.
Che Dio sia morto o no, è impossibile tacerne: c'è stato per tanto tempo.
Il concetto di "Dio" è stato fino a oggi la più grande obiezione contro l'esistenza. Noi neghiamo Dio, neghiamo in Dio, la responsabilità: soltanto in questo modo noi redimiamo il mondo.
Se vuoi combattere i dittatori, comincia col primo dittatore: Dio.
Chi vuol cercare Dio lo trova dappertutto.