La parola è una specie di laminatoio che affina i sentimenti.— Gustave Flaubert
La parola è una specie di laminatoio che affina i sentimenti.
L'artista deve fare in modo che la posterità creda ch'egli non abbia vissuto.
Ambizione. Sempre preceduta da "folle", quando non è nobile.
La forma è la carne del pensiero, come il pensiero è l'anima della vita.
Sospiro. Si deve emettere nelle vicinanze di una donna.
Il mio dolore è amaro, la mia tristezza profonda, E vi sono sepolto come un uomo nella tomba.
Ognuno dovrebbe rendere le proprie parole soffici e tenere, perché domani potrebbe doverle mangiare.
Nessuno, mai, riesce a dare l'esatta misura di ciò che pensa, di ciò che soffre, della necessità che lo incalza, e la parola umana è spesso come un pentolino di latta su cui andiamo battendo melodie da far ballare gli orsi mentre vorremmo intenerire le stelle.
Non ci sono più parole potenti. Capita di dire "Dio" solo per pronunciare una parola che una volta era potente.
Giova la parola a nascondere il pensiero, ma anche troppo spesso a nasconderne la mancanza.
Se oggidì si scrivesse secondo la stretta etimologia oppure si leggesse, nessuno capirebbe più nulla; tanto le parole si dipartirono dal loro primo razionale significato.
Chi non è certo di nessun dato di fatto, non può neanche esser sicuro del senso delle sue parole.
Troppo spesso le parole sono state usate, maneggiate, rivoltate, lasciate esposte alla polvere della strada. Le parole che cerchiamo pendono accanto all'albero,: con l'aurora le troviamo, dolci sotto le fronde.
Le parole non sono troppo vecchie, lo sono soltanto gli uomini che usano le stesse parole troppo spesso.
Tra due parole, bisogna scegliere la minore.