Il mondo è un albergo, e la morte la fine del viaggio.— John Dryden
Il mondo è un albergo, e la morte la fine del viaggio.
Lascia che la sorte svuoti la sua intera faretra su me. Ho un'anima che, come un ampio scudo, può assorbire tutto e avere abbastanza resistenza per ancora altro.
Metti tutte le cose al loro posto peculiare, e sappi che l'ordine è la grazia più grande.
La democrazia non garantisce uguaglianza di condizioni; garantisce solo uguali opportunità.
La fortuna arride agli audaci.
Morire per una fazione è un male comune, Ma essere impiccati per un'assurdità è il demonio.
La morte di qualsiasi uomo mi sminuisce, perché io sono parte dell'umanità. E dunque non chiedere mai per chi suona la campana: suona per te.
La morte è più forte dell'amore, è una sfida all'esistenza.
Non vorremo morire. Ogni vita è una successione di idee che non si vorrebbe interrompere.
La morte è un destino migliore e più mite della tirannia.
Il richiamo della morte è anche un richiamo d'amore. La morte è dolce se le facciamo buon viso, se la accettiamo come una delle grandi, eterne forme dell'amore e della trasformazione.
Lasciando con la patria ogni conforto, Ove più l'Appennin la neve agghiaccia, Carco n'andrò di così gravi some, Chiamando morte, e te sola per nome.
Vorrei morire ucciso dagli agi. Vorrei che di me si dicesse: "Come è morto? Gli è scoppiato il portafogli".
La morte di un uomo è meno affar suo che di chi gli sopravvive.
Il pensiero più fastidioso e più affliggente che si possa avere, vivendo: quello della morte.
La morte non bisogna né temerla né desiderarla.