La fantasia si può paragonare al sogno di Adamo: Adamo si destò, e scoprì che era verità.
Il piacere è spesso un visitatore; ma la sofferenza si attacca crudelmente e lungamente a noi.
La filosofia mozzerà le ali di un angelo.
Quel che l'immaginazione coglie come cosa bella, quella dev'essere la verità.
Compassione vi chiedo - e pietà - e amore!Sì, amore - misericordioso intatto amore,costante, mai sbagliato, innocente amore,che anche nudo, possa mostrare la sua purezza!Oh, che mi permetta di avere tutto di voi,- e tutta, - tutta sarete mia!
La fantasia è tanto più robusta quanto più debole è il raziocinio.
La fantasia è un posto dove ci piove dentro.
È esser tutto fantasia, passione, e tutto desiderio, adorazione, esser dovere, rispetto, umiltà, esser pazienza ed impazienza insieme, castità, sofferenza, obbedienza.
Lasciare una donna amata è segno si fantasia esaurita.
La fantasia non è altro che un aspetto della memoria svincolato dall'ordine del tempo e dello spazio.
Chi è normale non ha molta fantasia.
Abbiamo sempre la tendenza a fantasticare sulle cose che non esistono, senza vedere le grandi lezioni che si rivelano ai nostri occhi.
Una fantasia è solo una fantasia, e tutti hanno fantasie. In realtà soltanto gli psicoanalisti agiscono le loro fantasie; la gente normale non lo fa.
La fantasia umana è immensamente più povera della realtà.
Se la televisione è lo specchio della realtà, perché non la si tiene in bagno?
Si può chiudere un occhio sulla realtà, ma non sui ricordi.
La libertà è una grande realtà. Ma significa, soprattutto, libertà dalle menzogne.
La prima delle nostre responsabilità sia quella di scrivere meglio possibile, il primo dovere che abbiamo è nei confronti del nostro talento di scrittori, il che significa cercare di descrivere la realtà così come la percepiamo.
L'uomo approccia la realtà con l'attitudine del cronista, la donna con quella del romanziere: sfuma, allude, sottende.
Diamo spesso importanza alla magìa propria dei bambini, ma passiamo anche attraverso realtà che negano le verità di quella stessa magìa.
La malattia della cultura del XX secolo è l'incapacità di percepire la realtà. Le masse si raccolgono davanti alla televisione a guardare teleromanzi, film, idoli rock, e vivono selvagge emozioni attraverso questi simboli; ma nelle loro vite quotidiane sono emotivamente morte.
La realtà non si forma che nella memoria.
Gli afrodisiaci sono il ponte tra gola e lussuria. In un mondo perfetto qualsiasi alimento naturale, sano, fresco, di bell'aspetto, leggero e saporito - caratteristiche che si cercano in un partner - sarebbe afrodisiaco, ma la realtà è ben più complessa.
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