Non ci si prepara alla morte. Ci si distacca dalla vita.
Dio ha fatto l'uomo e il peccato l'ha contraffatto.
Quando l'uomo tenta di immaginare il Paradiso in terra, il risultato immediato è un molto rispettabile inferno.
L'uomo conosce il mondo non per ciò che vi ruba, ma per ciò che vi aggiunge.
Chi ama molto non perdona facilmente.
Il solo difetto della morte è che essa ci pone in condizione di non poter apprezzare il suo beneficio.
Sulla morte: o dispersione, se ci sono gli atomi; se invece c'è l'unità, o spegnimento o trasferimento.
È l'ignoto che temiamo, quando guardiamo la morte e il buio, nient'altro.
Si dice che muore giovane chi è tanto giovane e saggio.
Trovo, dovunque io giro 'l guardo intento, trista imagin di morte. Ecc'ora il giorno da l'oriente uscir di luce adorno, eccol tosto a l'occaso oscuro e spento.
La morte è la porta che tutti noi dobbiamo attraversare, ed è questo nostro io spirituale che, abbandonato il corpo fisico, ci farà continuare a vivere, a imparare e a crescere mentre proseguiamo.
Ci sono persone a cui la morte dona un'esistenza.
La morte non bisogna né temerla né desiderarla.
Pochi uomini desiderano veramente di morire; ma infiniti vorrebbero non esser mai nati.
Il corpo e la sua morte restano i più grandi pensatori.