La storia, come un idiota, meccanicamente si ripete.
Il vero lusso, che nessuno pensa più di offrirsi, è prendersi il proprio tempo.
Leggere, scrivere, è dovere; viaggiare, è potere.
Oggi la stazione ferroviaria è diventata una specie di bevanda alcolica, e il turismo uno stupefacente.
Viaggiare è il modo più piacevole, più impraticabile è più costoso di istruirsi.
Le automobili ci hanno permesso di riscoprire quegli spazi che separano una città dall'altra.
La differenza fra la gloria reale e quella fittizia sta nel sopravvivere nella storia o in una storia.
Ci sono bellissime storie d'amore nel fondo delle borse, tra i pacchetti di sigarette e le chiavi; per questo a volte si fa fatica a trovarle, semplicemente perché tentano di nascondersi per poter rimanere lì.
Viviamo nella speranza e costantemente quella speranza è sfidata dalla storia, la storia sfida la nostra speranza, dobbiamo combattere contro gli eventi che emergono dalla storia. Speriamo, ma dobbiamo combattere contro la storia per tenere viva la speranza.
Spesso lo storico è soltanto un giornalista voltato all'indietro.
Non si conosce a fondo una scienza finché non se ne conosce la storia.
La risposta tradizionale alla domanda "Chi possiede la storia?" è sempre stata "i vincitori", sebbene gli USA "possiedano" la storia della guerra vietnamita nonostante l'abbiano persa.
La storia non è il terreno della felicità. I periodi di felicità sono in essa pagine vuote.
Non sei fregato veramente finché hai da parte una buona storia, e qualcuno a cui raccontarla.
Una Storia può essere nuova eppure raccontare di tempi immemorabili. Il passato nasce con lei.
La storia non è altro che una compilazione delle deposizioni fatte dagli assassini circa le loro vittime e sé stessi.
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