Chi non ha pretese non ha neanche dispiaceri.— Pier Paolo Pasolini
Chi non ha pretese non ha neanche dispiaceri.
Nel quartiere borghese c'è la pace di cui ognuno dentro si contenta, anche vilmente, e di cui vorrebbe piena di ogni sera l'esistenza.
Qual è la vera vittoria, quella che fa battere le mani o battere i cuori?
Sesso, consolazione della miseria.
Solo nella tradizione è il mio amore.
Nel tempo dell'inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario!
Niente ci fa più piacere dei dispiaceri dei nostri nemici.
La mia fantasia è inceppata: ho bisogno di un piccolo dispiacere.
Il "mi dispiace" è il pronto soccorso delle emozioni umane.
Le cose buone ci dispiacciono, quando non ne siamo all'altezza.
La punizione più grande per l'uomo perverso consiste nel dispiacere a sé e ai suoi.
Il piacere di dispiacere a chi si vuol far piacere.
I dispiaceri sono servitori oscuri, detestati, contro cui si lotta, sotto il cui dominio si cade ogni giorno di più, servitori atroci, insostituibili, e che, per vie sotterranee, ci conducono alla verità e alla morte.
Quando arrivano i dispiaceri, non arrivano come singole spie, ma in battaglioni.
Si negò anche questo: il piacere del dispiacere.