Paupertas artis omnis perdocet.— Plauto
Paupertas artis omnis perdocet.
Nessuno deve vergognarsi a tavola.
Il saggio si plasma la fortuna da solo.
È umano amare, ed è ancor più umano il perdonare.
Nessun cavallo è più saggio di un cavallo come te.
Il miglior amico è quello più vecchio possibile.
La pallida morte batte ugualmente al tugurio del povero come al castello dei re.
Non ho mai conosciuto una persona che ammettesse di essere ricca o di stare dormendo: forse chi è povero o sta sveglio ha un qualche grande vantaggio di ordine morale? Perché mai sarà così?
Così facilmente s'acquisterebbe il vivere, se il desio di accumulare denari non impoverisse gli altri.
L'età in cui si divide tutto, è quella in cui non si possiede nulla.
Non esiste un uomo tanto povero da non poter donare qualcosa agli altri.
La legge, nella sua maestosa equità, proibisce ai ricchi così come ai poveri di dormire sotto i ponti, mendicare per le strade e rubare il pane.
Era così povera che quando si mangiava le unghie apparecchiava la tavola. Spesso prendeva qualcosa di caldo: la febbre.
Ai poveri è proibito fare all'amore!
Solo i poveri riescono ad afferrare il senso della vita, i ricchi possono solo tirare a indovinare.
Quando la povertà bussa alla porta, l'amore salta dalla finestra.